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 2013  giugno 14 Venerdì calendario

FINE DELLA STORIA FRA LO SQUALO MURDOCH E LA TIGRE WENDI —

Fra Wendi e Rupert tutto è finito. Adesso carte alla Corte Suprema di New York e staremo a vedere come finirà quello che si profila essere il divorzio del secolo. Lo Squalo d’Australia, 82 anni, e la sua «Tigre» di Cina, 44 anni, si dicono addio. E non si sa se il patatrac sia stato concordato in qualche modo perché i due non potevano più sopportarsi e ne hanno gentilmente preso atto, oppure se siamo agli stracci e alle torte in faccia. Fatto sta che la famiglia Murdoch si sbriciola.
Complimenti al sito Internet Deadline.com, contenitore di gossip hollywoodiani, che ha costretto ad arrendersi all’evidenza quella schiera di «guardie» delle relazioni pubbliche ingaggiate per tenere coperta la bomba mondana. Ma ballano alcuni miliardi di dollari, ballano gli equilibri dell’impero multimediale, ballano parcelle da favola e si comprende il diluvio di bugie che fino a ieri mattina ha travolto i curiosi e gli impiccioni. Poi però la cacciatrice di succulente notizie rosa, nonché blogger, Nikki Finke l’ha avuta vinta. E boom. Bersaglio centrato.
Era da un po’ che Nikki Finke stava sul pezzo. Durante un party in onore del regista Ang Lee, dopo la cerimonia degli Oscar, aveva notato quanto Wendi, cinese della provincia Shandong, tra le più ricche del Dragone, poi emigrata per l’università negli Stati Uniti e master a Yale, fosse brusca se non sprezzante con il marito.
Tutti, proprio tutti, erano corsi a smentire e a giurare che fra i signori Murdoch, lui già al terzo matrimonio, lei appena al secondo, le cose stavano andando come sempre. Possibile, fingevano e chiedevano alla insistente giornalista i «protettori» della coppia, che una donna di ferro capace durante le audizioni dello scandalo tabloid a Londra di gettarsi addosso a un contestatore del consorte armato di schiuma di barba e torta, e di quasi stenderlo con un pugno, sia ora in crisi con Rupert? Possibile che i due si mollino quando è passato solo un anno da quel glorioso salvataggio? Si erano conosciuti a un party a Hong Kong nel 1997. Wendi, giovane e bella, lavorava per News Corporation. Lo Squalo era lo Squalo, il padrone, ormai avviato alla meta delle settanta primavere. E fu amore a prima vista. Rupert mollò la seconda moglie, la risarcì con un miliardo e 700 milioni di dollari e nel giro di un mese dalla sentenza di divorzio si unì alla nuova compagna, Wendi.
Donna intelligente, per nulla intimorita dal peso di una relazione del genere, eccelsa professionista dell’industria televisiva e cinematografica, senza tanti scrupoli (ospitata a Los Angeles nel 1988 dall’amico Jake e dall’amica Joyce, sposati, si trascinò Jake nel letto e all’altare), straordinaria tessitrice di amicizie (da Tony Blair a Bono e Nicole Kidman), Wendi ha consigliato, corretto e sorretto Rupert. Altro che presenza ombra. Anche nei momenti peggiori, con la storia dello spionaggio e della corruzione organizzata dai giornali popolari del gruppo, Wendi è sempre stata in prima fila. L’hanno ribattezzata la «Tigre asiatica».
Ha dato due figli (Grace e Chloe) a Rupert Murdoch, che già ne aveva quattro, e ha preteso che il patrimonio di famiglia (lo ha rivelato il giornalista della Bbc Robert Peston) venisse blindato in un trust in modo da garantire a ognuno la parte giusta. Anzi, addirittura ben prima di infilarsi la fede aveva sottoscritto un accordo prenuziale con una equa divisione delle azioni di News Corporation, la testa dell’impero. Il divorzio non scombussolerà gli assetti, sostiene la Bbc.
Magari Rupert Murdoch avrebbe preferito aspettare un po’ ad annunciarlo, dato che il 28 giugno con sollievo dei mercati si dovrebbero definire gli assetti societari. Lo Squalo non perderà il controllo del suo gioiello. Ma con Wendi se la vedrà. E, in confronto, quel miliardo e 700 milioni di dollari già versato alla seconda moglie sarà solo un leggero antipasto di ciò che presumibilmente sborserà per l’ultimo fallimento matrimoniale.
Fabio Cavalera