Angela Nocioni, Panorama 13/6/2013, 13 giugno 2013
ARGENTINA SOMMERSA DAI DOLLARI IN NERO
II mercato nero di dollari ed euro, in Argentina, sta creando un turismo mordi e fuggì lungo i confini con Brasile, Uruguay e Paraguay. Il cambio ufficiate del dollaro con il peso argentino è fissato a 5,2, ma in strada o nelle «cuevas» (case di cambio) 1 dollaro si vende per 9 pesos. -Dólar due», si chiama a Buenos Aires, o «dólar paratelo»: il dollaro di contrabbando è tollerato al punto che la quotazione quotidiana è sui giornali. Accade lo stesso con l’euro: si cambia a 6,7 pesos in banca, a 12 in strada. Da novembre la forbice tra mercato ufficiale e mercato nero è aumentata del 40 per cento. L’Argentina ha già sperimentato analoghe crisi valutarie. Ora da oltre confine arrivano ogni giorno decine di migliaia di persone a fare la spesa: farmaci, articoli di bellezza, benzina (e motti prodotti sono d’importazione: danno doppio per Buenos Aires, quindi). Una delle città prese d’assatto dai turisti dello shopping è Clorinda, a soli 25 chilometri da Asunción, la capitale paraguayana. Arriva tanta gente che nelle ultime settimane il sistema informatico della frontiera con il Paraguay è saltato tre volte. Per i brasiliani l’Argentina è iperconveniente: un real vale 2,58 pesos, ma i commercianti oltre confine lo comprano a 4. Una strada sottile separa Bemardo de Irigoyen, in Argentina, dalle città brasiliane di Dionisio Cerqueira e Barracào. Migliaia di brasiliani l’attraversano con i portafogli pieni di contanti, nutrendo un mercato nero di valuta: il contrabbando del «real blue».