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 2013  giugno 13 Giovedì calendario

SOLDI DI GHEDDAFI PORTANO A SARKOZY

Nicolas Sarkozy non riesce a dimenticare la politica: «Potrei tornare, se ci fosse bisogno di me» si è lasciato scappare l’ex presidente francese davanti a banchieri della Goldman Sachs a Londra, prima di vedersi con il premier britannico David Cameron («Incontro privato» giurano dal suo staff). «Per strada mi fermano spesso per chiedermi quando torna Sarkozy» ha detto una pretoriana dell’ex presidente, Isabelle Balkany. Resteranno delusi: l’ex capo dell’Eliseo non può muoversi perché è accerchiato.
La magistratura, che prima lo marcava stretto, ora lo tiene in pugno: Sarkozy è indagato per circonvenzione d’incapace ai danni di Liliane Bettencourt (avrebbe raggirato la donna più ricca di Francia per ottenere dei finanziamenti), per lo scandalo Karachi (corruzione nella vendita di tre sottomarini al Pakistan nel 1994) ed è lambito dall’inchiesta su un arbitrato fra lo stato e l’imprenditore Bernard Tapie (finito in modo stranamente generoso per l’amico di Sarkozy) che sta facendo tremare Christine Lagarde.
Il colpo più duro arriva ora da Marcel Ceccaldi, storico avvocato di Muammar Gheddafi in Francia (e amico di Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front national, partito di estrema destra che sta sfiorando il 20 per cento dei consensi). Ceccaldi ha avvicinato i giudici che indagano su un «contributo elettorale» da 50 milioni di euro che Sarkozy avrebbe ricevuto da Gheddafi, per la campagna elettorale del 2007 (per non sbagliare, da Tripoli sarebbe arrivato qualche milione anche per gli avversai! socialisti). Se ne parlava dal marzo 2011, mentre in Ubia cadevano le bombe. Il primogenito del raìs disse: «Sarkozy si ricordi dei soldi che gli abbiamo dato». Ceccaldi ha offerto ai giudici la testimonianza di quattro fedelissimi di Gheddafi, che daranno sostanza all’accusa contro l’ex presidente francese in cambio di un salvacondotto. Il testimone chiave, Bashir Saleh, ha una storia molto opaca: responsabile del fondo sovrano libico, è spuntato in Francia poco dopo la morte di Gheddafi, è rimasto indisturbato per sei mesi e poi è sparito 72 ore prima della vittoria di Francois Hollande. Si è fatto vivo dal Sud Africa, pronto a una deposizione che Sarkozy non gradirà.