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 2013  giugno 13 Giovedì calendario

RCS, DELLA VALLE SOTTOSCRIVE E PUNTA A PARTE DELL’INOPTATO

L’aumento di capitale di Rcs da 400 milioni si avvia sulla rampa di lancio. Oggi, nel tardo pomeriggio(18.30), è previsto il consiglio della casa editrice che dovrà approvare le condizioni dell’operazione. In mattinata si riunirà invece la Commissione Consob per esaminare la bozza del prospetto informativo che potrebbe essere pubblicato già domani in modo da consentire l’avvio dell’aumento lunedì prossimo.

È scontato che la Consob chiederà di inserire nel prospetto le avvertenze del caso e che queste saranno evidenziate, come di prassi, nelle prime pagine del documento.
Al centro delle decisioni del board Rcs ci sarà ovviamente il prezzo cui offrire le nuove azioni.
andamento titoli
Rcs Mediagroup -6.05% Vedi tutti »

A riguardo il riferimento dovrebbero essere le quotazioni di Borsa di ieri e di oggi (ed è per questo che il cda si riunirà a mercati chiusi). In mattinata il titolo Rcs Mediagroup è entrato in asta liquidità dopo uno strappo al rialzo.

Ieri iltitolo della casa editrice è stato protagonista di un balzo – inspiegabile se non con lo scarso flottante – che ha permesso alle quotazioni di recuperare di botto il 13,92% salendo a 3,37 euro. Le ultime indicazioni, da confermare, farebbero propendere per un prezzo dell’aumento poco sotto i 2 euro, con uno sconto sul Terp (il prezzo teorico dopo lo stacco del diritto) di poco superiore al 20%.È da tener conto però che le quotazioni di Borsa di Rcs si sono ridimensionate di molto negli ultimi mesi (-59,70% da fine 2012), da quando è stato chiaro che l’operazione non sarebbe stata realizzabile se non a forte sconto rispetto ai prezzi di mercato. Tant’è che un prezzo di emissione delle nuove azioni intorno ai 2 euro risulterebbe inferiore di oltre il 60% rispetto alla media ponderata per i volumi delle quotazioni, che dall’inizio dell’anno si attesta intorno a 5,3 euro, e del 68% rispetto alla media semplice che nello stesso periodoèdi 6,3 euro.
Faticosamente, e dopo lunghe discussioni, pare comunque che, sulla carta, l’aumento possa partire con una base consistente di sottoscrizioni.
Dalla parte del patto, che oggi vincola il 58,1% del capitale, c’è infatti l’impegno a sottoscrivere più della metà dei 380 milioni che, con la garanzia delle banche del consorzio, sono già assicurati.
Ma nelle ultime ore si starebbero sciogliendo le riserve degli azionisti indecisi o addirittura critici. Il gruppoPesenti, che non ha ancora formalizzato la decisione, sarebbe infatti orientato a sottoscrivere per circa la metà della propria quota che oggi è del 7,42%. L’imprenditore della sanità, Giuseppe Rotelli, titolare del 16,6% dei diritti di voto aspetterebbe di conoscere le condizioni precise dell’aumento che potrebbe seguire, se non integralmente, comunque per una buona parte.
E Diego Della Valle, l’azionista che più attivamente ha criticato la conduzione del processo di riassetto, alla fine si sarebbe convinto non solo di sottoscrivere per la propria quota, ma anche di aumentarla raccogliendo i diritti inoptati. La prospettiva è quella di sedersi intorno al tavolo a metà luglio, quando si comincerà a discutere con tutti i soci di peso che emergeranno dall’operazione, indipendentemente dall’adesione al patto in scadenza.
Ieri, alla vigilia del consiglio, è arrivata una nuova missiva dell’imprenditore della Tod’s che puntualizza la sua posizione, ma con toni meno accesi rispetto al recente passato.
Se facesse incetta di diritti DellaValle potrebbe aspirare a diventare il primo socio del gruppo, guadagnandosi comunque un ruolo di primo piano nella fase 2 del riassetto di Rcs.
Considerati i no certi – Benetton (5,1%), Generali (3,7%) e Merloni (2%) – e le possibili sottoscrizioni parziali – Italcementi e forse Rotelli –, l’inoptato sulla carta non dovrebbe essere superiore al 20%, anche ipotizzando che il mercato diserti del tutto l’operazione (ipotesi che parrebbe peraltro poco realistica).
Se sarà così, si tratterebbe di un esito insperato che l’attuale primo socio – Mediobanca (13,69% vincolato al patto) – si è adoperato a conseguire, mantenendo vivo il dialogo con tutti gli azionisti, al di là delle polemiche.