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 2013  giugno 13 Giovedì calendario

NE’ CON TE NE’ SENZA DI TE. QUELLI CHE NON SANNO LASCIARSI - E

proprio mentre ormai stavamo tutti rassegnandoci alla fine di quell’amore così impetuoso e pubblicamente esibito, ma infine liquidato con un comunicato congiunto all’Ansa che parlava di «sentimento che va scemando», ecco che i due, Federica Pellegrini e Filippo Magnini, ricompaiono insieme in tribuna per la finale scudetto di basket tra Roma e Siena, scompigliando parecchio le carte di Cupido. Seduti fianco a fianco, non sembra solo per guardare la partita, lei in minigonnissima e tatuaggi al vento, lui che invece dei fiori le offre un pallone da pallacanestro. E chissà cosa stava a significare il fatto che Matteo Giunta, preparatore atletico di lei, e indicato dal gossip come terzo incomodo fra i due, fosse invece seduto a fianco di lui.
Subito si parla di ritorno di fiamma per la coppia che da tre anni fa la felicità dei media quasi che, insieme ai primi caldi finalmente tornati, tornasse anche la voglia di credere in amori inossidabili, capaci di non estinguersi. E difatti le cronache proprio nello stesso giorno registravano presunti segnali di rinascita per altre due passioni chiacchierate: la fuga romantica in Costa Smeralda di Barbara Berlusconi con il suo Pato, che rinverdiva un amore mediaticamente dato per finito; e le immagini insieme, a Milano, di Lapo Elkann e Bianca Brandolini, prima a colazione e poi su una 500 pied de poule, lei in gonna di pizzo bianco dal sapore ibizense: ritorno di fiamma anche per loro?
Amori esili, amori instabili, innamorati che si lasciano e si riprendono di continuo, in un estenuante stop and go, difficile dire se per l’insicurezza dei tempi o per le perentorie esigenze di visibilità da società mediatica. Di sicuro si esibiscono insieme a singhiozzo due coppie–idolo dei giovani, Justin Bieber con Selena Gomez, e Robert Pattinson con Kristen Stewart, incessantemente litigando e riappacificandosi per la gioia della chiacchiera e del retroscena. Mentre la cantante Rihanna posta ogni giorno su Twitter foto «private» di alterchi e riconciliazioni, botte e momenti di grazia che testimoniano quanto sia disastrata la sua passione per il rapper Chris Brown.
Di tutt’altra tempra alcuni gloriosi amori inossidabili del passato, talmente fatali che anche quando finivano lasciavano un’eco inestinguibile dietro di sé. Leggendaria la scintilla che scoccò sul set di Cleopatra fra Liz Taylor e Richard Burton; dopo un’estate di fuoco in quel di Ischia, dove i due furono fotografati in acrobazie amorose su un motoscafo, si sposarono una prima volta nel ’64. Si amarono e si insultarono indefessamente in pubblico e in privato, e divorziarono nel ’74; si risposarono un anno dopo e si separarono definitivamente nel ’76. Lui la rimpianse sempre. Stessa furibonda alchimia si scatenò fra un giovane Alain Delon e una giovanissima Romy Schneider, con una passione vissuta pericolosamente metà sullo schermo metà nella vita. Proprio come capitò ad altri due attori, Ali MacGraw e Steve McQueen, attratti come calamite, e poi precipitati in un gorgo di ripicche e gelosie. Lei mal tollerava le sue intemperanze, anche se lo riprese più volte, ma nel ’77 lo lasciò definitivamente: lui morirà tre anni dopo, a 50 anni.
Echi di amore inestinguibile anche in alcune coppie più moderne, dell’altro ieri — come Kate Moss con il tormentato Pete Doherty, e Sienna Miller con l’inafferrabile Jude Law —, che in qualche modo rimangono scolpite nell’immaginario collettivo, anche se nel frattempo entrambi i protagonisti hanno cambiato vita e compagni.
Perché magari dopo altri giri, nella seconda metà della vita, si può anche ritornare a «quell’amore». Come teneramente era successo a Renzo Arbore e Mariangela Melato, tornati a esser coppia solidale dopo essersi lasciati e aver avuto altre storie, finiti a viver quasi come marito e moglie, pur non essendosi mai sposati.
Maria Luisa Agnese