ANDY MUKHERJEE, La Stampa 11/6/2013, 11 giugno 2013
LA BANCA DEL GIAPPONE INONDA DI YEN IL MONDO MA NON SPINGE I CONSUMI
La Banca centrale del Giappone potrà anche aver dato una bella scossa agli investitori di tutto il mondo, tuttavia le resta ancora da spronare i consumatori giapponesi. L’impegno della Bank of Japan, annunciato il 4 aprile, di intraprendere una politica aggressiva volta ad aumentare l’offerta di moneta ha contribuito a innalzare l’indice di Breakingviews sulla strategia economica del primo ministro Shinzo Abe, il cosiddetto Abenomics, per il quinto mese consecutivo. L’indice infatti, dal 94,39 registrato a marzo, è passato al 94,69 ad aprile. Ad ogni modo, la maggior parte dei consumatori è rimasta a casa. La spesa stagionalizzata da parte delle famiglie dei lavoratori, uno dei 10 componenti dell’indice complessivo, è scesa del 6% rispetto al mese precedente in termini reali, o al netto dell’inflazione.
Una diminuzione per quanto riguarda il bazooka monetario della BoJ che non fa altro che sottolineare la sfida del primo ministro Shinzo Abe: a meno che le aziende aumentino le retribuzioni e le famiglie destinino queste entrate aggiuntive ad acquisti di varia natura, un’ulteriore emissione di denaro potrebbe non essere sufficiente per porre fine alla deflazione cronica che da tempo affligge il Sol Levante.
Il primo ministro ha accennato a una serie di agevolazioni fiscali “considerevoli” per la spesa in conto capitale, le quali saranno annunciate ufficialmente in autunno. Questo contribuirebbe a stimolare nuovi investimenti e assunzioni, elementi fondamentali per mantenere a un buon livello di vitalità i risparmi dei consumatori quando, ad aprile del prossimo anno, l’imposta sul consumo salirà dall’attuale 5% all’8%.
La recente svendita di titoli azionari giapponesi sembra più una pausa nell’incremento del 77% del mercato azionario avvenuto tra la metà di novembre e la fine di maggio piuttosto che un disincanto di base degli investitori a seguito della politica Abenomics. Tuttavia, a meno che le famiglie giapponesi mettano nuovamente mano ai loro portafogli, l’Abenomics potrebbe dimostrarsi una brusca frenata più che una decisa accelerata.