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 2013  giugno 07 Venerdì calendario

«MARIO CI HA FATTO PIANGERE PER FARSI BELLO CON FRAU ANGELA»

Le voci circolavano da qualche tempo, sommesse, ma insistenti. Poi Dagospia, il sito di informazioni creato da Roberto D’Agostino, le ha raccolte e integrate in un dettagliato retroscena pubblicato proprio ieri, in cui si delinea la caduta rovinosa di Scelta Civica, il suo inesorabile disgregarsi tra liti, fughe. E accuse reciproche e pesanti, come quella di aver imposta all’Italia una cura da cavallo imposta , in nome dell’Europa e della stabilità dell’euro, ma in realtà per motivi ben diversi dalla reale salvezza del Paese. Gli ultimi segnali della dissoluzione della creatura montiana sono due, si legge su Dagospia. Il primo: «Mauro Mario, ministro della Difesa e ciellino, si appresta a dire addio al suo capo partito». Il secondo: «incredibile a dirsi, Riccardi Andrea, l’uomo di S.Egidio, il ministro della cooperazione, l’uomo che aveva in mano le chiavi del partitino, ormai parla apertamente malissimo del suo ex presuntuoso leader in tutte le sedi e racconta particolari inediti di quanto il governo di cui ha fatto parte sia stato all’insegna di un sadismo politico servile alla Merkel e alla Germania, come nessuno mai prima aveva fatto in Italia».
Questo servilismo nei confronti della Germania non è un’accusa di oggi. In molti, per la verità, l’avevano rivolta a Monti e al suo esecutivo in molteplici occasioni, provocando una controaccusa di voler distruggere la coesione europea e di minare la recuperata credibilità italiana a Bruxelles (e a Berlino, s’intende). Ma adesso anche Riccardi punterebbe il dito decisamente contro il suo ex premier e racconterebbe addirittura che «più Monti assumeva provvedimenti lacrime e sangue, più esodati la Fornero creava, più saliva la protesta e la sofferenza delle classi più deboli, più a Palazzo Chigi erano soddisfatti perché proprio quella era la dimostrazione lampante di credibilità verso la signora Merkel Angela. Cioè, più legnate riuscivano a dare al Paese più pensavano di essere forti in Europa», si legge sempre su Dagospia. E di più: «Follia allo stato puro, dice oggi Riccardi Andrea. E aggiunge che Monti Mario era anche convinto di dover distribuire legnate come attività professorale/pedagogica per indurre il Paese a regredire pesantemente rispetto al suo benessere. Il tutto, aggiunge ancora, mentre il benessere personale del senatore a vita Monti Mario non ne ha mai sofferto, ovviamente. E Riccardi Andrea, anche per giustificare la sua precedente “complicità”, si dice profondamente deluso dal suo ex capo proprio dal punto di vista dei rapporti umani».
Nessuna smentita ufficiale a queste voci, da parte dell’ex ministro Riccardi. Da parte della Comunità di Sant’Egidio una cortese indicazione a richiamare in un altro momento con chi si occupa di relazioni esterne. Mario Marazziti, ex portavoce di Sant’Egidio e deputato di Scelta Civica, commenta così: «Non sono a conoscenza di simili dichiarazioni, né ho avuto occasione di leggerle, ma ad una prima impressione, per come mi vengono descritte, mi appaiono, per stile e contenuti, del tutto inverosimili se attribuite ad Andrea Riccardi». In ogni caso il cahier de doleance lasciato in eredità dal governo montiano si allunga di giorno in giorno. E le voci critiche si fanno sempre più pressanti. L’ Imu, la tassa sulla prima casa, per il momento sospesa, la disoccupazione giovanile, che è in aumento, le imprese italiane che chiudono al ritmo di decine al giorno, persino il caso dei due marò, vicenda che non ci fatto brillare sulla ribalta internazionale e che non si è affatto conclusa... E la riforma Monti-Fornero sulle pensioni, che torna nel mirino. In dieci anni, tra il 2012 e il 2021 la riforma Fornero apporterà un risparmio di 80 miliardi rispetto alle normative precedenti, fa presente ora l’Inps. Sì, ma questo risparmio viene fatto sulla pelle dei contribuenti, rispondono i sindacati. Secondo il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, infatti, i dati Inps confermano «confermano quanto da noi sostenuto sin da subito e cioè che la riforma Monti - Fornero è stata una gigantesca operazione di cassa fatta sul sistema previdenziale a scapito di milioni di lavoratori e pensionati».
E insiste sul concetto il segretario generale dello Spi-Cgil: i famosi risparmi «sono possibili perchè si è scelto di andare a mettere le mani nelle tasche dei lavoratori e dei pensionati», producendo, inoltre, «l’immane disastro degli esodati».