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 2013  giugno 06 Giovedì calendario

EPIDEMIA DI MATRIMONI BURINI IL PIU’ KITSCH COSTA DIECI MILIONI

Non è grosso e non è grasso ma di sicuro è un matrimonio esagerato. Uno schiaffo alla miseria, l’Armageddon delle ame­ricanate, l’io sono io del Marche­se del Grillo. Sean Parker, 33 an­ni, è uno degli uomini che ha in­ventato il pass­atempo telemati­co più devastante del secolo, Facebook, la rete sociale, il parlare di tutto per noi dire niente, il pas­saparola della rivoluzione. Ha fatto i soldi sulle chiacchiere, cioè come il fumo possa diventa­re non solo arrosto ma pran­zo di gala, e giustamente non bada a spese per far­lo pesare agli umani. Ha sposato la fi­danzata di sempre Ala­xandra Le­nus, dalla qua­le ha avuto una bambina, ma due anelli, per le nozze, non gli sono basta­ti ha ­voluto il Signore degli Anel­li in persona. Per uscire dal magi­co mondo dei single ha deciso di entrare in un mondo tutto suo, allestendo una cerimonia in stile medievale ispirata alla sa­ga di Tolkien: perchè la fantasia fosse reale ha fatto costruire un’ambientazione da film vici­no alle sequoie della foresta con finte rovine, cascate, ponti e laghetti artificiali. E perchè tutto fosse perfetto inoltre, racconta il New York Post, preciso fin nei particolari, avrebbe anche chia­mato ­una costumista del Signo­re degli Anelli, appunto, per rea­lizzare gli abiti per gli ospiti, tra i quali Sting e la moglie Trudie Styler, Emma Watson e Sean Lennon. Costo della cerimonia 10 milioni di dollari, più di venti­due miliardi delle vecchie lire, si presume bomboniere compre­se, sempre che agli ospiti non sia stata regalata la Compagnia dell’Anello al gran completo.
Bellissimo. Se non fosse che trattasi di abuso edilizio, scem­pio ambientale, mostri peggio di Gollum. Per trasformare Big Sur, California, in una terra di mezzo terra terra non aveva lo straccio di un permesso, ma chi se ne frega, non si interrompe così un’emozione. Così, pur di non rinunciare alla scenografia si è accordato con il California Coastal Commission, cioè più o meno l’Ufficio Tributi del Co­mune, per saldare la multa di 2,5 milioni di dollari. Se paghi puoi restare a far bisboccia sul­l’isola che non c’è finchè ti pare e invitare pure Peter Pan che non c’entra.
É la moda del famolo strano. L’inessenziabilità del matrimonio, considerata la durata me­dia di 15 anni, ben al di sotto del finchè morte non vi separi, e la perdita di sacralità associata ha trasformato il giorno più bello della vita in quello più pacchia­no. Ci si sposa dappertutto tranne che in chiesa. Tanto per non fare nomi. Ellie Barton e Phil Hendicott hanno deciso di cele­brare le nozze come mamma li ha fatti e con solo gli anelli ad­dosso oltre al velo per lei e il cilin­dro a di foglia di fico per lui. April Pignataro e Michael Curry di New York si sono sposati sott’acqua, all’Atlantis Marine World di Riverhead, testimoni squali, anguille e una cernia gigante. Hanno detto di si attra­verso un trasmettitore radio, l’officiante ha preferito restare in superfice. E poi spaghetti allo scoglio e fritto misto. Jeroen e Sandra Kippers, di Bruxelles, hanno fatto il contrario, lancian­dosi nel vuoto dal bungee-jum­ping. E poi consumato il pranzo insieme agli invitati legati alle sedie nel bel mezzo del vuoto, precipitando per la seconda vol­ta dal cielo. Costo del volo 25.000 euro. Il pranzo andava su e giù.
La più estrema però è Michel­le Thomas che ha sposato il suo Kevin nella camera mortuaria del John Radcliffe Hospital di Oxford, di fronte a una bara aperta, dove il ragazzo era fini­to, vittima dell’aggressione di un pugno di balordi. Vedova pri­ma di diventare moglie. Più stra­no di così...