Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  giugno 07 Venerdì calendario

APERTURA PUTIN PER IL FOGLIO DEI FOGLI DI LUNEDI’ 10 GIUGNO 2013

APERTURA PUTIN PER IL FOGLIO DEI FOGLI DI LUNEDI’ 10 GIUGNO 2013 -

«Sfortunatamente, mio marito è un vampiro. Ma è l’uomo giusto per me. Non beve e non mi picchia» (Lyudmila Putina). [1]

Vladimir e Lyudmila Putin hanno annunciato in tv giovedì la loro separazione dopo trent’anni di matrimonio. Una decisione «tranquilla» e «più che civile» hanno detto i due. Saranno «vicini per sempre» (parola di lui, visibilmente nervoso) e il Presidente «continuerà a prendersi cura delle figlie, e loro lo sentono» (detto da lei con un sorriso forzato). [2]

Da almeno quattro anni si parla di una nuova vita sentimentale per il presidente russo. Sempre più insistenti le voci sulla relazione con l’ex ginnasta trentenne Alina Kabaeva. Molti altri i flirt attribuitigli. Quello che è certo è che da mesi l’ormai ex first lady non si faceva vedere al fianco di Putin. [3]

Lyudmila era apparsa in pubblico l’ultima volta un anno fa, alla cerimonia d’investitura del marito. Anna Zafesova: «Il presidente (pur continuando a esibire all’anulare destro la fede d’oro che portava anche mentre annunciava la separazione) è andato a sciare il giorno del compleanno della moglie e ha scelto la compagnia di un uomo (il sindaco di Mosca Serghey Sobianin) perfino in una circostanza familiare come la messa pasquale». [4]

Vladimir Putin e Lyudmila Shkrebneva si conobbero a San Pietroburgo giovanissimi, a un concerto. Lei faceva la hostess dell’Aeroflot, aveva studiato lingue e, almeno a giudicare dalle foto, era molto bella. Lui stava per entrare nel Kgb. Dopo essersi sposati nel 1983, sono rimasti assieme per trent’anni. A San Pietroburgo, poi a Dresda, nella locale stazione del Kgb, quindi di nuovo in Russia. [2]

I tabloid tedeschi hanno scovato testimoni secondo i quali, quando era in Germania, Vladimir tradiva la moglie (si parla anche di un figlio). Una volta avrebbe detto che chiunque avesse resistito tre settimane con sua moglie «meritava un monumento». [4]

«Era il ritratto della perfetta moglie di un agente del Kgb, addestrata a stare nell’ombra e a non discutere mai gli affari del marito. D’altra parte, lei stessa aveva detto di non sapere tutto delle attività del suo Vladimir: “Anche quando un matrimonio è felice, c’è sempre qualcosa che resta fuori dal quadro”» (Luigi Ippolito). [5]

Come first lady era impacciata, timida e criticatissima per vestiti e acconciature. Si dice che possieda un ristorante chic a Mosca, è stata avvistata in vacanze solitarie sul lago di Como e in Toscana. [3]

Gli amici di Lyudmila hanno raccontato che nel 1999, quando il marito le comunicò che Boris Eltsin si era dimesso e che lui sarebbe diventato presidente, scoppiò a piangere. Aveva capito che la loro vita privata era finita. [6]

Tra le leggende più diffuse negli ultimi anni, quella secondo cui Lyudmila avrebbe vissuto chiusa in un monastero, o quantomeno segregata in una casa di lusso vicino al monastero di Pskov, quasi al confine con l’Estonia. [7]

La coppia ha due ragazze, Maria e Katerina che hanno 28 e 27 anni. Secondo la versione ufficiale hanno studiato in Russia all’università di San Pietroburgo e oggi vivono e lavorano in patria. Ma quale sia il loro lavoro è un mistero. [2]

Di Maria e Katerina non ci sono foto, e i nomi con cui sono conosciute sono probabilmente altri. Prima del primo mandato da premier del padre, nel 1999, Masha e Katya andavano alla scuola tedesca di Mosca. Dopo, dicono le poche notizie reperibili, Maria avrebbe studiato biologia e Katerina studi asiatici. [7]
Ad alimentare il gossip sulla vita sentimentale del presidente russo anche il leader ceceno Ramzan Kadyrov, che su Twitter ha fatto gli auguri di compleanno alla «prima moglie di Putin». Mentre quella che la vox populi considera la seconda moglie, la ginnasta pluridecorata Alina Kabaeva, continua a smentire che il bambino con cui gira sia figlio del presidente, presentandolo come suo nipote. [4]

Alina Kabaeva, nata nel 1983 (due anni prima della figlia maggiore di Putin) ora è in Parlamento ed è anche membro del consiglio superiore del partito di Putin, nonché presidente del comitato dei garanti della società che controlla alcune delle maggiori reti televisive. [3]

Alla giornalista del Moskovsky Korrespondent che osò domandare della relazione con la Kabaeva, durante una conferenza stampa a Villa Certosa, Putin replicò accusando la reporter di intromissione nella vita privata altrui «con il naso moccioloso e con le proprie fantasie erotiche». La giornalista, che scoppiò in lacrime, si prese anche una finta mitragliata da Berlusconi. Pochi giorni dopo il suo quotidiano chiuse per «enormi perdite economiche». [7]

C’è poi l’ex modella Yana Lapikova, ora fotografa ufficiale di Putin. Micol Sarfatti: «La fanciulla prima non aveva mai lavorato come fotografa professionista; ha partecipato a concorsi di bellezza e ha posato come modella di lingerie». [8]

Lyudmila nel 2009 ha presentato una serie di conversazioni di uno psicologo familiare volte a salvare i matrimoni in crisi. Undici colloqui di 90 minuti con una terapista condotti da un noto presentatore televisivo. Sei dvd dal titolo Felici e contenti. Tutto sull’uomo, la donna e la famiglia. [9]

Luigi Ippolito: «Amori, tradimenti, figli segreti: erano decenni che non si vedevano al vertice della Russia. Ci si era abituati alla quasi invisibilità della consorti sovietiche, come la moglie di Brezhnev, Viktoria, discreta compagna di una vita. Un modello replicato anche dal post-comunista Eltsin, con quella Naina al suo fianco compagna perfetta del “muzhik” Boris, il tipico contadino russo». [10]

È vero che i potenti russi sono tradizionalmente maschilisti. Zafesova: «E, a parte l’affascinante intellettuale Raissa Gorbaciova, le mogli dei leader sia comunisti che postcomunisti hanno sempre preferito un basso profilo, scontando anche il pregiudizio che non vuole le donne impicciarsi delle faccende dei maschi. La politica e gli affari in Russia si sono sempre decisi in contesti da “veri uomini”, a caccia, in sauna (magari con qualche signorina compiacente), a tavola». [11]

«Con i Putin viviamo un ritorno alle origini, in un certo modo. Alla storia di Lenin sposato alla compagna di partito Nadezhda Krupskaja (segue nell’inserto I)
in un «matrimonio militante», mentre la sua vera passione era la femminista francese Inessa Armand». [10]

Stalin, due volte vedovo, dopo il suicidio della seconda moglie dopo una lite al Cremlino aveva avuto solo fugaci relazioni. [4]

Putin porta avanti ormai da anni una campagna fortemente centrata sull’erotizzazione del corpo e sul culto della personalità. In antitesi con la figura di Eltsin (che aveva una salute precaria e a cui piacevano alcol e sigarette), Putin si è mostrato invece come l’uomo che non beve, che caccia le balene, accarezza gli orsi, guida un aereo da guerra, fa molto sport e piace alle donne, secondo i più diffusi stereotipi machisti. [12]

La volta che, nel 2007, durante un incontro con Angela Merkel, ben sapendo che la cancelliera ha il sacro terrore dei cani per un’aggressione subita in gioventù, Putin fece comparire all’improvviso il suo Labrador che iniziò ad annusare le gambe della Merkel. [13]

Una ragazza, bella e giovane, siede davanti a un dottore. Ha lo sguardo basso e l’aria un po’intimidita: sta chiedendo consiglio su come affrontare la sua prima esperienza sessuale. Il medico la rassicura: «Se è per amore andrà tutto bene», poi si gira e sorridendo indica una foto di Vladimir Putin. «Con lui potrà stare al sicuro», conclude sorridendo. Il video termina con la donna che si dirige serena al seggio, mentre una voce fuori campo ricorda «Putin. La prima volta è solo per amore» (spot per le elezioni presidenziali russe del marzo 2012). [8]

Note: [1] Newsweek 5/3/2001; [2] Fabrizio Dragosei, Corriere della Sera 7/6; [3] Nicola Lombardozzi, la Repubblica 7/6; [4] Anna Zafesova, La Stampa 7/6; [5] Luigi Ippolito, Sette 5/4/2001; [6] Fabrizio Dragosei, Corriere della Sera 5/2/2008; [7] Maria Elena Perrero, Blitzquotidiano.it 8/5/2012; [8] Micol Sarfatti, il Fatto Quotidiano 25/2/2012; [9] Fabrizio Dragosei, Corriere della Sera 30/8/2009; [10] Luigi Ippolito, Corriere della Sera 7/6; [11] Anna Zafesova, La Stampa 31/5/2013; [12] Il Post 27/2/2012; [13] Fabrizio Dragosei, Corriere della Sera 04/3/2012.