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 2013  giugno 07 Venerdì calendario

NON SOLO SUD. ANCHE IN OLANDA L’ECONOMIA È IN COMA


Reinhart e Kenneth Rogoff e l’anti-austerity Paul Krugman – le economie occidentali si contraggono. Nessuno è vaccinato per il morbo della recessione, che ha attaccato anche la ricca Olanda, la cui economia è ormai comatosa come nella periferia di Eurolandia.
Nel 2013 il governo ha tagliato le pensioni del 2 per cento. Motivo? Pessimi investimenti e bassi tassi d’interesse hanno eroso i profitti dei fondi pensione. A monte c’è, guarda caso, lo scoppio della bolla immobiliare olandese. Grazie a un cavillo fiscale, per anni gli olandesi hanno speculato sui prezzi degli immobili indebitandosi. Rimosso il cavillo e ridotta la domanda, i prezzi sono crollati (-8,5 per cento in una anno) e la popolazione si è ritrovata con il più alto rapporto tra debito al consumo e reddito di Eurolandia, pari al 250 per cento; in Spagna, Paese della madre di tutte le bolle immobiliari europee, questo valore nel 2011 era pari al 125 per cento.
Le banche, che per un decennio hanno concesso mutui oltre al 100 per cento del valore degli immobili, hanno in portafoglio un debito immobiliare di 650 miliardi di euro e a febbraio il governo ne ha nazionalizzato una, la Sns Bank, per evitarne la bancarotta. I 46 miliardi di tagli imposti dall’austerità hanno gettato benzina sul fuoco della recessione: a febbraio 2012, 755 sono fallite, il valore più alto dal 1981. La nota propensione al risparmio degli olandesi, poi, contrae ulteriormente il consumo: nel 2012 il Pil è sceso dello 0,9 per cento. Morale: nel 2013 l’Olanda sforerà il limite del deficit di bilancio, il 3 per cento imposto da Bruxelles. Non resta che un commento: mal comune mezzo gaudio!