g. str., Corriere della Sera 07/06/2013, 7 giugno 2013
GLI AMERICANI? RICCHI COME NON MAI
La ricchezza delle famiglie statunitensi ha superato il picco pre-crisi e ha toccato un nuovo record. Quale? 70.300 miliardi di dollari. E’ un numero da mille e una notte ed è stato raggiunto nel primo trimestre dell’anno grazie al mix di Borse ai massimi e di mercato immobiliare in decisa ripresa. L’aumento, rispetto al trimestre precedente, è del 4,5%, vale a dire 3 mila miliardi. A dirlo sono le statistiche della Federal Reserve, che certificano per la prima volta il sorpasso sul terzo trimestre del 2007: allora la ricchezza complessiva era salita fino a quota 68.100 miliardi, prima di iniziare la discesa con l’avvio della recessione (e la scivolata dei mutui subprime) a fine 2007. La discesa era poi diventata un precipizio con il crollo delle quotazioni borsistiche di fine 2008, subito dopo il fallimento di Lehman Brothers, e l’accelerazione della crisi del mattone. Oggi, invece, lo scenario sembra capovolto. Tra alti e bassi, infatti, Wall Street ha raggiunto nel 2013 i massimi di sempre e le quotazioni del mercato immobiliare sono tornate a crescere con tassi che non si vedevano dal ruggente 2006 (pur non raggiungendo ancora i prezzi di allora). Visto dall’Europa, e soprattutto dal Mediterraneo, è proprio un quadro «dell’altro mondo». Ma quale è la componente più forte di quei 70 mila miliardi? E’ la parte finanziaria: il totale di queste attività, incluse le azioni e le quote nei fondi pensione, vale quasi 58 mila miliardi. Soggetti, naturalmente, a nuovi cambiamenti. Resta solo da vedere in quale direzione.
g. str.