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 2013  giugno 03 Lunedì calendario

VIVA I «GOOGLE GLASS», NUOVO STRUMENTO D’AMORE

Non sono ancora usciti i Google Glass e già iniziano le lamentele dei soliti allarmisti della privacy, in un mondo in cui tutti vogliamo sapere tutto di tutti desiderando che tutti sappiano tutto di noi, i social network hanno successo per questo. Casomai sarebbe molto utile un garante della pri­vacy al contrario, per tutelare la no­stra libertà di non essere privati di quella altrui. Altrimenti co­sa cavolo ci stiamo a fare su Facebook, su Twitter, su Google +? Per tutelare la no­stra privacy di cui non sappiamo cosa farcene?
Così, in attesa di un allarme su Re­pubblica di Rodotà, arrivano già le prediche che addirittura la buttano sul romanticismo. In sostanza con i Google Glass non solo potete cammi­nare e vede­rvi comparire direttamen­te sulla retina le mail, e navigare su in­ternet, e avere le Google Maps incor­porate, come se le aveste di default nel cervello, ma anche, attraverso il programma di riconoscimento facciale, identificare le persone che vi trovate davanti. Fico no?
No, secondo gli allarmisti apocalit­tici disintegrati questa meravigliosa possibilità toglie tutta la poesia degli incontri fugaci, che come tutte le poe­sie è una fregatura. Vedete una ragaz­za o un ragazzo che vi piace, scambio di sguardi, e poi ognuno se ne va per la sua strada, cosa c’è di romantico proprio non si capi­sce. In genere non succede mai nien­te, perché nessuno dei due ha il corag­gio di un approc­cio. Oltretutto, sic­come la scientifici­tà degli sguardi è molto aleatoria e densa di equivoci, magari ti avvicini e vieni denunciato per stalking o molestie. A te sembra uno sguardo compiacente, lei ti sta guardando pensando cosa hai da guardare brutto stronzo.
Insomma, a me, e alla maggior par­te di noi, le cose vanno così: vedo una lei e penso che carina, e poi mi sem­bra che a sua volta mi abbia guardato ma intanto l’ho superata e il nostro possibile amore sta andando in dire­zioni opposte. Tuttavia nel cuore che ti batte per strada si apre una speran­za: chissà se girandomi si gira anche lei e per incanto, per le affinità eletti­ve di Goethe, per le intermittenze del cuore di Proust, facciamo dietrofront e scoppia il grande amore.
Invece non succede mai, io mi giro, lei non si gira, bel romanticismo del cavolo. La tua grande storia d’amore si allontana definitivamente. Sono co­se che succedono solo nei romanzi e nei film, nella realtà ci si perde per sempre di vista. Se poi doveste tenta­re un approccio sarebbe percepito co­me viscido, si diventa uno che ci pro­va con quelle per strada, interessato solo al sesso, mentre tu volevi fare l’amore.
È lo scopo di molte app per iPhone come Geolib o Flirtmaps: grazie al Gps e alla localizzazione, consento­no di contattare tutte le persone che l’hanno installata nei vostri paraggi deside­rose di incontrare qualcuno come voi. Piccolo inconvenien­te: non ce l’ha mai nes­suno e ­se sì non è quel­la che volevi tu. Più fa­cile incontrare il bari­sta sotto casa che si finge donna, come nei siti di dating. Fino a qualche settimana fa c’era un’altra app apposita, Bang With Friends, da poco rimossa dall’App Store per moti­vi non specificati, e ti viene il dubbio funzionasse davvero.
Invece con i Google Glass questo problema non c’è: incontri la tua don­na del desiderio, la guardi, azioni il programma di riconoscimento fac­ciale e ti compare davanti, nell’aria, come la visione in soggettiva di Terminator, nome e cognome, per cui ti col­leghi direttamente al suo account di Facebook e fai quello che faresti se fos­si su internet, perché con Google Glass sei su internet sempre. Infatti si chiama augmented reality, realtà au­mentata, non diminuita, e oltretutto sai in tempo reale se è fidanzata, se è libera, se è in cerca di amicizie, evitando la molestia. Dovrebbero essere contente pure quelle di se non ora quando. Se vuoi ora, se non vuoi mai, basta saperlo.
Non vedo le controindicazioni e nessun attentato al romanticismo, anzi: con il cuore spezzato puoi man­darle un messaggio, un emoticon di una rosa, un emoticon del tuo cuore straziato, oppure una lettera dettata in fretta ma come l’avrebbe scritta Leopardi o il giovane Werther, e lo fai mentre lei sta anco­ra camminando, mentre lei può fare in tempo a voltar­si, e nessun incon­tro fatale andrà più perso. La verità, vi prego, sull’ amore? Non le idee dei seguaci di Ro­dotà che vogliono impedirci di ama­re, ma i Google Glass, se non ora quan­do?