il Fatto Quotidiano 5/6/2013, 5 giugno 2013
DAGOSPIA I CONTI 2011 MAI PUBBLICATI
Il sito più letto dal potere romano, Dagospia.com di Roberto D’Agostino, ha chiuso il 2011 con un utile di 22,827 euro. In attesa del bilancio 2012, il Fatto ha potuto leggere quello dell’anno precedente che non è mai stato però registrato dal Cerved, la principale banca dati che aggrega le informazioni societarie. Il bilancio 2011 è molto stringato, tra le informazioni disponibili c’è quella sui ricavi, che hanno tenuto nel 2011: 633 mila euro contro i 656 del 2010, si immagina tutti da pubblicità visto che il sito è ad accesso gratuito (nel 2011 fu lo stesso D’Agostino a spiegare che riceveva circa 100 mila euro l’anno dall’Eni, tramite la concessionaria di pubblicità del Gruppo Sole 24 Ore, la System). Sono in deciso aumento invece i costi, da 512 a 574 mila euro, soprattutto quelli relativi al personale, passati da 184 mila a 230 mila euro. I debiti restano sotto controllo e in calo, dai 315 mila euro del 2010 ai 207 mila del 2011. Non c’è un apposito fondo per affrontare le spese legali (sono tante le campagne di Dagospia finite in tribunale, il nemico più celebre di Roberto D’Agostino è Luca Cordero di Montezemolo). Ma anche l’intero utile del 2011 è stato destinato a rimpinguare la riserva straordinaria, che ammonta a 298 mila euro (nel 2010 era più alta, 319 mila). Il bilancio è firmato dal presidente della società, lo stesso D’Agostino, che detiene il 95 per cento del capitale.