Edoardo Boncinelli, Corriere della Sera 06/06/2013, 6 giugno 2013
QUEL BATTITO DI «CILIA» CHE DETERMINA LA MISTERIOSA ASIMMETRIA DEGLI ORGANI
Ciascuno di noi ha il cuore un po’ spostato a sinistra e il fegato un po’ spostato a destra. Ma in un individuo su ventimila il quadro è completamente invertito: cuore a destra e fegato a sinistra. Persone che presentano questa condizione, detta anche situs inversus, non presentano problemi di salute. Il problema nasce quando l’inversione non è perfetta: il cuore può soffrirne e non sappiamo ancora quali altri guai può causare questa inversione parziale. Che cosa determina una tale asimmetria in un corpo che è quasi perfettamente simmetrico?
Il nostro corpo possiede tre assi di simmetria: quello che distingue la testa dalla coda, quello che distingue il dorso dal ventre e quello che distingue la destra dalla sinistra. Questo per quanto riguarda il corpo in generale, ma gli organi interni? Chi dice loro di spostarsi a sinistra o a destra? È un problema appassionante ancora aperto ed io stesso scrissi su queste pagine qualche anno fa quello che avevo sentito e visto a un convegno scientifico che mi aveva entusiasmato. Anche se l’asimmetria degli organi comincia a vedersi solo alla sesta settimana di gestazione, ha un’origine molto più precoce, risalente ai primi due giorni di vita dell’embrione. In quella fase il tutto è lungo un decimo di millimetro, le dimensioni di un capello, e consiste in una sferetta che si va allungando a poco a poco nella direzione testa-coda. In fondo c’è una piccolissima fessura che si va estendendo e che si chiama nodo, o nodo embrionale. Questa fessura è circondata di peluzzi in grado di muoversi, detti cilia. Ebbene tutto dipende dal fatto che queste cilia ruotino in un senso invece che in un altro. Perché? Perché ruotando, «spruzzano» qualcosa verso destra o verso sinistra. Da questo fenomeno dipenderà in definitiva la localizzazione degli organi interni. Che cosa spruzzano in realtà le cilia? Molto probabilmente i prodotti di un gene specifico, chiamato nodal, da cui tutto dipende. Ma chi fa girare le cilia in un verso invece che in un altro? Non lo sappiamo, ma lo scopriremo, studiando animali più semplici come il topo o il pesce zebra. È sicuro che ciò che troveremo per questi esseri varrà anche per noi. La natura varia gli effetti ma non i meccanismi.
Edoardo Boncinelli