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 2013  giugno 06 Giovedì calendario

IKEA, KAMPRAD LASCIA A 87 ANNI: «FARA’ MIO FIGLIO, IO CONTROLLO»

Forse ha scelto la cifra tonda e al compimento dei 70 anni di Ikea, nata nel 1943 nel piccolo villaggio di Agunnaryd in Svezia, il fondatore Ingvar Kamprad, a sua volta 87enne, ha lasciato il consiglio di amministrazione di Inter Ikea, la società a monte del colosso dell’arredamento low cost.
Kamprad rimarrà senior advisor nel consiglio della fondazione che controlla Ikea Group. L’impero di Kamprad non è quotato. La poltrona da amministratore delegato l’aveva lasciata già nel 1986, ma era rimasto nel board. Si tratta del primo passo per cedere gradualmente la responsabilità del gruppo al figlio minore Mathias, 44 anni, diventato presidente. Già nel settembre scorso c’era stato primo rumour di un passo indietro, poi però smentito. Ora l’annuncio di Kamprad, che ha spiegato come l’uscita dal consiglio sia un passaggio «nel cambiamento generazionale che si completerà nel giro di alcuni anni».
In altre parole, il fondatore non smetterà di occuparsi del futuro della società, ma continuerà a condividere idee con il figlio (ha dichiarato che «Mathias è ben preparato per il suo nuovo incarico») e il consiglio di amministrazione, e proseguirà a visitare fabbriche e negozi Ikea. Mathias sostituisce alla presidenza del board del gruppo Per Ludvigsson, che a 70 anni se n’è andato in pensione.
Inter Ikea – il gruppo non è quotato – è la società che controlla Ikea, che possiede la maggioranza dei negozi che hanno rivoluzionato l’arredamento: 139 mila dipendenti in 44 Paesi e vendite per 27 miliardi di euro all’anno. La filosofia low cost del fiammiferaio Kamprad (ha cominciato così quando aveva appena cinque anni) continua ad ispirare non solo il suo stile di vita e le sue idee di business anche ora che è il quinto uomo più ricco al mondo con un patrimonio da 52,7 miliardi di dollari (Billionaires Index di Bloomberg). E infatti l’ultima sfida di Inter Ikea, in partnership con l’americana Marriott, è una catena di alberghi prefabbricati in Europa, che si chiamerà Moxy: 50 in cinque anni, il primo dei quali nascerà a Milano.
Francesca Basso