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 2013  giugno 06 Giovedì calendario

IL DECRETO SUGLI ARRETRATI È LEGGE TRENTA MILIONI PER I TERRITORI TAV

Per i creditori privati della pubblica amministrazione è arrivata l’ora dei pagamenti. Ieri la Camera ha dato il via libero definitivo al decreto sui pagamenti che, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale oggi, diventerà legge. Il provvedimento punta a sbloccare almeno 40 miliardi di euro per dare respiro a imprese, cooperative e professionisti e iniettare liquidità nell’economia. Oltre venti miliardi sono stati assegnati, il resto dovrebbe essere messo a disposizione entro un anno.

La fase due
Una delle modifiche approvate dal Senato promette di andare oltre grazie alla garanzia dello Stato nei confronti di banche e altri intermediari finanziari (Cassa depositi e prestiti e la Banca europea degli investimenti) per agevolare la cessione di tutti i crediti maturati entro fine 2012. Nelle intenzioni dei proponenti ciò dovrebbe consentire di aprire la strada al rimborso dell’intero ammontare dei debiti arretrati e rimborsare entro il 2014 oltre 90 miliardi di arretrati.

I professionisti
Anche i singoli professionisti potranno, come le altre imprese, riscuotere i crediti accumulati, mentre saranno ridotte le sanzioni per gli enti locali che hanno sforato il patto di stabilità per pagare ai creditori le spese in conto capitale, ovvero quelle per investimenti. Verrà inoltre bloccato il congelamento delle loro entrate a fronte di debiti verso creditori.

Le compensazioni
Nel testo finale si è un po’ ampliata la platea per le compensazioni debiti-crediti: i debiti tributari interessati sono quelli iscritti a ruolo fino al 31 dicembre 2012 e non sino ad aprile, come prevedeva la prima bozza. Se ne sussistono i requisiti, la compensazione è possibile fino ad un tetto massimo di 700mila euro.

Le liste
Spetterà singole alle amministrazioni stilare la lista dei propri creditori e stabilire chi debba essere pagato per primo. Se gli importi a disposizione superano le disponibilità, la legge impone di seguire il criterio dell’anzianità del credito scaduto. Per i dirigenti pubblici che non rispettano le tabelle di marcia sono possibili multe fino a cento euro al giorno.

Nuovi tagli
Per finanziare le modifiche volute in Parlamento - in tutto 550 milioni di euro - sono stati ridotti alcuni fondi alle imprese (400 milioni che il governo promette di restituire nel 2014) e introdotti nuovi tagli lineari ai ministeri a partire dal 2015. Come promesso da Letta, dai tagli sono in ogni caso esclusi scuola e università.

Equitalia
Fra gli emendamenti dell’ultimo momento c’è anche la proroga di sei mesi (fino al primo gennaio 2014) del mandato ad Equitalia per gestire la riscossione dei tributi in nome dei Comuni. La decisione servirà all’Anci e a tutti quei sindaci che non sono ancora pronti per gestire in proprio il servizio o a scegliere con gara una società di riscossione privata.

Calamità
Ieri le commissioni del Senato hanno approvato anche il decreto per stanziare nuovi fondi ad Abruzzo (1,2 miliardi), Emilia (50 milioni), per la riqualificazione dei territori interessati dal cantiere Tav (30 milioni in tre anni) e per la riconversione di Piombino (50 milioni). Sono previsti anche 15 milioni per il terremoto del 2002 in Molise, 7 per il porto di Genova. I fondi per l’ Aquila sono coperti dall’ aumento delle imposte di bollo: quella di 1,81 euro passerà a 2, quella di 14,62 euro salirà a 16. Oggi il provvedimento è in aula.