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 2013  giugno 05 Mercoledì calendario

ILVA, LA VICENDA


Luglio 2012: Il sequestro del gip Todisco e gli arresti
Il 26 luglio 2012 il Gip di Taranto Patrizia Todisco, in base a un rapporto dei carabinieri del Noe, dispone il sequestro senza facoltà d’uso dell’intera area a caldo dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto. Il gip dispone anche l’arresto per i proprietari Emilio e Fabio Riva, e altri manager della società siderurgica. Provvedimenti confermati il 7 agosto dal Tribunale del Riesame

Dicembre 2012: La nuova legge e il ricorso dei pm respinto
Per sbloccare i sequestri disposti dalla magistratura, il governo Monti il 3 dicembre 2012 emana un decreto legge (convertito dal Parlamento alla vigilia di Natale) recante «disposizioni urgenti a tutela della salute e dell’ambiente». La Procura fa ricorso alla Consulta, che lo scorso aprile conferma la legittimità costituzionale delle norme.

Maggio 2013: I pm milanesi e i miliardi sotto sequestro
Il 22 maggio 2013 la Procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati i proprietari dell’Ilva, Emilio e Fabio Riva, con l’accusa di aver truffato lo Stato facendo sparire in paradisi fiscali 1,2 miliardi di euro. Due giorni dopo sequestra 8,1 miliardi di euro, cifra equivalente, secondo i magistrati, alle somme che l’Ilva avrebbe risparmiato non adeguando gli impianti alle normative ambientali.

Giugno 2013: La gestione affidata al commissario
Ieri, alla vigilia dell’assemblea dei soci che avrebbe dovuto formalizzare le dimissioni dei vertici dell’Ilva, il governo ha varato un decreto che commissaria l’azienda siderurgica accusata di disastro ambientale a Taranto, affidandola a Enrico Bondi e privando la famiglia Riva della gestione per un periodo che potrebbe raggiungere
i tre anni.