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 2013  giugno 04 Martedì calendario

DOUGLAS, IL PAPILLOMA VIRUS E QUEL RISCHIO DI TUMORE COLLEGATO AL SESSO

Non si sa per certo se il tumore alla gola, che ha colpito Michael Douglas nel 2010, sia da attribuire alla pratica del sesso orale, come l’attore americano avrebbe prima ammesso, in un’intervista al giornale inglese «Guardian», e poi smentito. Ma se così fosse, non stupirebbe certo gli esperti. Già nel 2007 una ricerca, pubblicata sul «New England Journal of Medicine», ha dimostrato che cunnilingus o fellatio, con più partner, favorisce la trasmissione del Papilloma virus umano (Hpv) e che il tipo 16 (di questi virus, infatti, esistono diversi ceppi, ma solo alcuni sono cancerogeni) rappresenta un importante fattore di rischio per i tumori della gola, più importante di alcol e fumo. Per intenderci: chi ha un’infezione da Hpv in gola ha una probabilità di andare incontro al cancro 32 volte superiore rispetto a chi non ce l’ha, chi fuma ha un rischio triplicato rispetto a chi non fuma e chi beve molto l’ha un po’ più che doppio. Ma è possibile pensare a una prevenzione dell’infezione da Hpv? L’autrice della ricerca del «New England» ricordava che il preservativo può aiutare, almeno nel caso della fellatio, a ridurre il rischio di infezione per gli uomini, ma non tutti potrebbero essere disposti ad accogliere questo suggerimento. Rimarrebbe allora la strada del vaccino anti-papilloma che si è rivelato, come hanno ribadito gli specialisti riuniti a Chicago per l’Asco (il congresso annuale degli oncologi americani che si chiude oggi), un’arma formidabile per prevenire i tumori al collo dell’utero (anche questi legati all’Hpv). Ma è ancora da valutare la sua efficacia nel prevenire l’infezione alla gola e le neoplasie correlate (molto più frequenti nel sesso maschile che in quello femminile, anche se si tratta comunque di tumori piuttosto rari).
Adriana Bazzi