Antonio Gnoli, la Repubblica 4/6/2013, 4 giugno 2013
IL PAESE DEL QUASI
Nella divertente compilazione della Grande enciclopedia del quasi niente (Eliot edizioni), Pascal Ory indaga territori che confinano con il nulla. Sono quegli spazi anche mentali – segnati dall’incertezza e da un senso di incompiuto; tenuti insieme da una categoria tanto sfuggente e vaga quanto inaffondabile: il quasi.
Non si attaglia perfettamente alla storia italiana? Abbiamo realizzato quasi un’Unità d’Italia; diventando, poi, sotto il fascismo quasi una potenza. Abbiamo quasi perso una guerra o forse quasi vinta, visto come è andata. Un enorme numero di quasi governi ha caratterizzato la vita della prima Repubblica. E di quasi partiti la seconda. C’è un nuovo esecutivo che sta lavorando quasi a una riforma elettorale; nel frattempo abbiamo quasi abolito le province. Siamo il paese dell’indefinito, dello sfumato, e perciò dell’opinabile. Il quasi regna sovrano nella giungla delle leggi. Del doman non v’è certezza. Un senso di vertigine ci afferra ogni qualvolta scivoliamo nelle atmosfere senza tempo del penseremo, diremo e faremo. La comparsa del quasi ha
dato un volto unico all’Italia, sconosciuto altrove. Non c’è via di scampo, quasi, quasi – cantava Gaber – mi faccio uno shampoo.