Roberto Petrini, la Repubblica 1/6/2013, 1 giugno 2013
LE TASSE IL GOVERNO SALVA I BONUS PER LE RISTRUTTURAZIONI L’ ECOLOGICO SALE AL 65%, SCONTI ANCHE SUI MOBILI
ARRIVA un superbonus del 65 per cento per gli interventi che risparmiano energia nelle abitazioni (scadrà a fine anno) e si estende ai condomini (scadrà alla fine del 2014), viene confermato lo sconto Irpef per le ristrutturazioni edilizie al 50 per cento per altri sei mesi e si allarga anche al mobilio «ad incasso», dalle cucine agli armadi a muro. Nascono i condomini a «energia quasi zero», autosufficienti nella produzione di elettricità, da realizzare entro il 2020. Il governo trova la strada per comporre le varie esigenze della maggioranza (Pd per l’ eco, Pdl per l’ edilizia) e trova anche le risorse finanziari e con aumento dell’ Iva dal prossimo anno sui gadget dei giornali (dal 4 al 21 per cento) e sulle bevande e le merendine dei distributori automatici (dal 4 al 10 per cento). Il tutto per 230 milioni l’ anno per i prossimi dieci anni. Saccomanni assicura: «Non abbiamo creato nuovo debito». Il ministro del Tesoro calcola che l’ effetto sul Pil in sei mesi potrebbe essere di un decimo di punto e invita a «sfruttare rapidamente» il nuovo «elemento di convenienza». «L’ obiettivo è dare un forte impulso all’ economia», ha detto il ministro per lo Sviluppo Flavio Zanonato». E il governo fa pressing sugli utenti: «E’ l’ ultima proroga, non ne sono previste ulteriori». Dunque chi deve fare i lavori in casa deve approfittare dei prossimi sei mesi. Soddisfatti gli operatori, da Confindustria all’ Ance, da Rete Imprese a Federlegno che calcola che il solo bonus ristrutturazioni «comporterà un recupero di spesa al consumo di quasi 1,8 miliardi nel 2013». Assoenergia chiede invece di rendere i bonus strutturali.
IL SUPER ECOBONUS E’ la misura più attesa: sarebbe scaduta il 30 giugno riducendo la detrazione sull’ Irpef dal 55 al 36 per cento delle spese sostenute. Invece sale al 65 per cento (in ingresso al consiglio dei ministri era stato indicato il 75 per cento ma i costi erano eccessivi), spalmabile in dieci anni, con un tetto che va dai 30 mila a 100 mila euro a seconda della caratteristica degli interventi. Il bonus riguarda una serie di misure ad alto risparmio energetico che riguardano l’ «involucro edilizio» degli appartamenti in modo da favorire un risparmio energetico stabile e duraturo: dai termopavimenti agli infissi (esclusi i pannelli solari già oggetto degli sconti per le rinnovabili mentre le caldaie godono del bonus ristrutturazioni edilizie). Una novità volta ad evitare abusi riguarda la certificazione ecologica: non potrà più farla l’ azienda che esegue i lavori ma un professionista «terzo» (geometra o architetto). la misura è già stata testata con successo: oltre 400 mila utenti l’ hanno utilizzata solo nell’ anno 2011.
FOTOVOLTAICO IN TERRAZZA Il decreto estende gli sconti ai condomini e ne facilita la riconversione energetica e la ristrutturazione antisismica. Il super ecobonus del 65 per cento per i condomini (su almeno il 25 per cento della superficie esterna) varrà per un anno e mezzo, fino al 31 di cembre del 2014 (per espletare le assemblee condominiali). Si potranno introdurre coibentazioni dei muri perimetrali e speciali impianti fotovoltaici sulle terrazze condominiali. In questo senso nasce la formula programmatica di edificio «energia quasi zero», cioè un condominio che diventa una sorta di oasi ecologica a risparmio energetico dove la piccola comunità autoproduce l’ elettricità necessaria.
BONUS RISTRUTTURAZIONI Pericolo scampato anche per il bonus del 50 per cento per chi ristruttura casa. Sarà prorogato di sei mesi al 31 dicembre di quest’ anno: dunque si potrà continuare a beneficiare della detrazione dall’ Irpef per dieci anni del 50 per cento a valere su un tetto massimo di 96 mila euro. Significa che se si spendono 200 mila euro per ristrutturare casa, si potrà dedurre il 50 per cento solo di 96 mila euro, che spalmati in dieci anni fa un bonus 4.800 euro l’ anno. Introdotto più di dieci anni fa dal governo Prodi il bonus edilizia ha avuto un certo successo: fino al 2010 ha totalizzato oltre 4 milioni e mezzo di beneficiari.
MOBILI AD INCASSO La novità della nuova tornata del bonus ristrutturazioni con lo sconto del 50 per cento è che si potranno portare in detrazione fino ad un tetto di 10 mila euro, dunque risparmiando 5.000 euro, anche i mobili ad incasso in muratura utilizzati per arredare l’ immobile ristrutturato. Il mobilio di cui si parla è prevalentemente quello «ad incasso» cioè armadi a muro, lavandini in muratura, incassi per frigoriferi e forni, arredi per il bagno. Dunque niente sconti per divani e comò. «Prevediamo di mettere in moto 2 miliardi in sei mesi», ha detto il ministro per le Infrastrutture Lupi.