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 2013  maggio 31 Venerdì calendario

RIVA DICE GRAZIE ALLE GRONDAIE

Ma come ha fatto la famiglia Riva ad accumulare grazie all’Ilva 8 miliardi di euro (15 mila miliardi di lire) pari a due volte il gettito dell’Imu sulla prima casa e a circa la metà di quello che spende Berlusconi in avvocati? In una minuziosa memoria difensiva i Riva spiegano che l’ottimo andamento del mercato delle grondaie, unito al buon successo delle posate in acciaio inox modello "Elena", ha consentito di aumentare i profitti dello 0,01 per cento. Il restante 99,99 per cento dei profitti è dovuto a puro culo. Ma la tesi non ha convinto gli inquirenti, che hanno ordinato nuove perizie.
LA PISTA RUSSA Grazie all’intercessione personale di Berlusconi, attraverso la consociata Mediatub l’Ilva avrebbe venduto all’amico Putin tubi da gasdotto per un totale di 500 mila chilometri di lunghezza. L’ammontare della commessa, pari a dieci volte l’equatore, ha insospettito gli inquirenti. Il mistero è stato chiarito prendendo visione del progetto del nuovo gasdotto "Zig-Zag", un capolavoro dell’ingegneria italo-russa che congiunge Baku a Ravenna con un percorso molto sinuoso (passa per Stoccolma, Ankara, Chicago, Manila, Sidney, Mumbai e Pamplona). «Anche dove era possibile procedere per via rettilinea – spiega un consulente dell’Eni che ha accettato di ricevere i giornalisti nel castello in Borgogna dove si è appena stabilito – siamo riusciti a inventarci suggestivi, arditissimi ricami aerei, ispirandoci alle celebri montagne russe di Eurodisney. Finita l’epoca del gasdotto come banale vettore di combustibile, l’esigenza è usare i tubi come un vero e proprio elemento architettonico. Così, per percorrere un solo chilometro, ne servono almeno venti di tubo d’acciaio».
LA PISTA FERROVIARIA Mentre i treni italiani vanno a ramengo e sulle linee secondarie, a causa della manutenzione carente, i macchinisti devono aprirsi la strada a colpi di machete, l’Ilva avrebbe venduto alle Ferrovie dello Stato milioni di chilometri dei nuovi binari "Excalibur" in acciaio temperato, cromatura a mano, firma e segno zodiacale dell’operaio fonditore incisi lateralmente a ogni pezzo. Possono essere montati solo con traversine in mogano, a lisca di pesce come il parquet.
Velocissime, sono adatte solo ai treni ad alta velocità. Ma in attesa di completare il famoso Corridoio 5 della Tav (Lisbona-Novosibirsk: per ora è pronto il tratto che va da Lisbona Termini a Lisbona Tiburtina) e il corridoio 5 bis (sempre Lisbona-Novosibirsk, ma sopraelevato sopra il corridoio 5), i binari Excalibur sono stati montati per prova sulla Saluzzo-Cuneo. Il vecchio interregionale di latta a due vagoni, sfuggendo al controllo del macchinista, ha raggiunto i 340 all’ora e si è disfatto per l’attrito, arrivando a Cuneo in quattro minuti contro la consueta ora e mezza. Atterriti ma entusiasti, i pochi pendolari superstiti hanno solo chiesto un pettine e hanno rifiutato l’aiuto dello psicologo.
RISPARMI Enormi risparmi sarebbero stati possibili grazie alla semplificazione dei processi produttivi. I robusti altoforni trafugati dal Museo della siderurgia di Sheffield non sono mai stati sostituiti in applicazione di una delibera delle Belle Arti. Al posto delle costose ciminiere, il sistema della dispersione "en plein air" del nerofumo, unito al libero rilascio dei pittoreschi lapilli incandescenti, ha fatto di Taranto una città inconfondibile, a metà tra Pompei durante l’eruzione del Vesuvio e Venezia durante i fuochi del Redentore.
LA PISTA SALARIALE In una simulazione aritmetica effettuata, durante il doposcuola, dagli alunni di una scuola elementare di Ancona, è risultato che se il salario di 40 mila operai rimane identico per vent’anni, a parità di fatturato la proprietà della fabbrica guadagna una caterva di miliardi. Lo studio, destinato a far discutere gli economisti di tutto il mondo, è stato accolto con autentica sorpresa negli ambienti politici, sindacali e industriali.