Corriere della Sera 29/5/2013, 29 maggio 2013
PORTOGALLO, BESTSELLER IL LIBRO ANTI-EURO
È diventato un bestseller in Portogallo il libro dell’economista João Ferreira do Amaral che spiega «Perché dovremmo lasciare l’euro». Uscito un mese fa in libreria, il libro ha subito scalato le classifiche e innescato un dibattito sulla vera causa della crisi portoghese: è solo l’austerità necessaria ad ottenere i prestiti internazionali o la moneta comune? «Il Portogallo non ha possibilità di crescere rapidamente all’interno di un’unione monetaria con una valuta così forte — ha dichiarato l’autore —. Per fortuna questo argomento non è più un tabù e finalmente se ne discute molto». Il tema monopolizza ormai seminari pubblici, dibattiti televisivi, servizi giornalistici e interventi di politici. «Perché dovremmo lasciare l’euro» è alla quarta ristampa, ha venduto oltre 7 mila copie — decisamente molto per un saggio di economia.
Il Portogallo ha adottato l’euro nel 1999. La maggioranza della popolazione e dei politici è a favore del mantenimento della moneta comune. Il primo ministro Pedro Passos Coelho, socialdemocratico, è convinto che uscire sarebbe un disastro. Secondo il sondaggio più recente sul tema, condotto un anno fa, il 20 per cento dei portoghesi è per l’abbandono dell’euro, il 72 per cento contrario. Con il protrarsi della recessione nell’eurozona, però, il consenso per la valuta comune va scemando. In Portogallo aumenta il pessimismo sulle prospettive dell’economia, anche se il Paese ha rispettato tutti i requisiti posti dall’Unione europea e dal Fondo monetario internazionale per il pacchetto di salvataggio da 78 miliardi di euro. Secondo Ferreira do Amaral, 64enne professore di Economia all’Università Tecnica di Lisbona, l’unica speranza sarebbe tornare al vecchio escudo.