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 2013  maggio 29 Mercoledì calendario

La Commissione europea chiude la procedura d’infrazione per deficit eccessivo contro l’Italia • Dove sono andati i voti del Movimento 5 Stelle • Per Grillo l’Italia è su una via senza ritorno • Tre uccisioni • La Camera ratifica la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne • In attesa della Biennale di Venezia • Bere un caffè accarezzando un gatto Infrazione Oggi, se non ci saranno sorprese, la Commissione europea chiuderà la procedura di infrazione per deficit eccessivo nei confronti dell’Italia che era stata comminata da Bruxelles quattro anni fa

La Commissione europea chiude la procedura d’infrazione per deficit eccessivo contro l’Italia • Dove sono andati i voti del Movimento 5 Stelle • Per Grillo l’Italia è su una via senza ritorno • Tre uccisioni • La Camera ratifica la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne • In attesa della Biennale di Venezia • Bere un caffè accarezzando un gatto Infrazione Oggi, se non ci saranno sorprese, la Commissione europea chiuderà la procedura di infrazione per deficit eccessivo nei confronti dell’Italia che era stata comminata da Bruxelles quattro anni fa. Terminerà così la sorveglianza su investimenti e spese che scatta appena un governo supera il limite posto dalla Ue per il rapporto fra deficit e pil, e cioè il 3%. L’Italia potrà dunque liberare una certa somma, stimata dai 7-8 miliardi in su. Il pieno impatto di queste misure, ha avvertito il primo ministro Enrico Letta, si vedrà solo a partire dal 2014. Nel 2009, quando venne colpita dalla procedura di infrazione, l’Italia aveva un deficit pari al 5,3% del Pil e un debito pubblico del 115,1%. Oggi il deficit per il 2013 è previsto al 2,9%, e per il 2014 al 2,5%, mentre il debito pubblico salirà al 132%, oltre il doppio della media europea. Voto Analisi di Mannheimer sul voto: «Considerando i 16 capoluoghi di provincia in cui si è votato, l’M5S è passato dal 26,3% all’11%, con un calo di ben il 15,3%. Grillo ha perso ben il 58,2% dei voti che aveva raccolto solo tre mesi fa. Il decremento si è manifestato con maggiore intensità al Sud e in Sardegna, ove ha perso quasi il 23%. Nelle altre zone del Paese, il calo è stato di dimensioni un po’ inferiori, ma altrettanto significativo: 12,4% al Nord Ovest, 16% al Nord Est e 14,8% al Centro. Di maggiore entità sono le perdite avvenute a Viterbo (-25,6%), Imperia (-25,1%) e Barletta (-22,7%). Ma anche nella stessa Roma, il comune maggiore in cui si è votato, il M5S ha perduto il 14,5%» Che fine hanno fatto quei voti? «Solo poco più di un quarto (26%) di quanti avevano optato per il M5S a febbraio hanno ripetuto il loro voto. Il 51% dei votanti per il Pd a febbraio ha scelto nuovamente il partito di Epifani. E il 43% dei votanti per il Pdl alle politiche ha confermato la sua opzione per il partito. I quasi tre elettori su quattro che hanno abbandonato l’M5S si sono diretti in misura abbastanza omogenea verso le altre forze presenti nella competizione. Ma la netta maggioranza (40%) ha deciso di rifugiarsi nell’astensione. Per molti non si trattava di una novità. Infatti, come si è sottolineato a suo tempo, buona parte del voto alle politiche del M5S proveniva da quanti, in precedenza, avevano preferito disertare le urne. […] Peraltro, il flusso verso le astensioni si rileva anche per gli altri partiti: ha infatti abbandonato le urne l’11% dei votanti per il Pd alle politiche e addirittura il 26% di quanti avevano invece, sempre a Roma, optato a febbraio per il Pdl. Insomma, come molti osservatori hanno sottolineato, è la forte crescita delle diserzioni dal voto a spiegare il calo di Pd (-2,7% rispetto alle politiche) e di Pdl (-2,2%), ma, specialmente, del M5S» (CdS). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno] Ex sindaci Gli ex sindaci di Roma di centrosinistra tengono a rilevare che: «Marino al primo turno ha preso poco più di 500mila voti» (Rutelli); «Pd e centrosinistra devono ragionare su 400mila voti che nel 2006 c’erano e non ci sono più» (Veltroni) (CdS). Elettori Commentando i risultati alle elezioni amministrative Beppe Grillo ha scritto sul suo blog: «Il M5S ha commesso errori, chissà quanti, ma è stato l’unico a restituire, nella Storia della Repubblica, 42 milioni di euro allo Stato, a tagliare lo stipendio dei parlamentari e a destinare i tre quarti di quello dei consiglieri regionali siciliani alla microimpresa». Poi individua due Italie, una più vicina ai partiti tradizionali, l’altra al Movimento: «L’Autunno Freddo è vicino e forse, per allora, l’Italia A capirà che votando chi li rassicura, in realtà ha distrutto il Paese, si sta condannando a una via senza ritorno». Dimezzamenti Una delle battute più rilanciate su Twitter: «Lodevole iniziativa del #m5s, che si dimezza i voti del 50%». Spari Tre delitti. A Roma Claudio D’Andria, 62 anni, usciere in pensione del V Municipio e appassionato di motociclette, indagato nove anni fa con altre 90 persone in un’operazione antidroga ma poi prosciolto nel 2011 alla chiusura delle indagini preliminari. All’alba di ieri mattina portava a spasso i suoi cani Vicky e Frida quando è stato freddato con un colpo di pistola alla fronte proprio davanti al portone di casa, in viale Giorgio Morandi, al Collatino. A Focene Giampiero Rasseni, 40 anni, con precedenti di droga, arrestato nel 2006 dopo un inseguimento contromano sul Raccordo anulare nel quale erano rimasti feriti sei agenti e due automobilisti. Alle 18 e 35 gli hanno suonato al campanello di casa, è andato ad aprire e s’è preso due proiettili in faccia, davanti al figlio di 10 anni. Ad Anzio Daniele Righini, 22 anni, con piccoli precedenti di polizia. Era a bordo della sua Peugeot con un amico, in corso Italia. Ammazzato sul colpo da un sicario, l’amico grave in ospedale. Convenzione I deputati della Camera hanno ratificato all’unanimità la convenzione del Consiglio d’Europa siglata a Istanbul nel 2011 «per la prevenzione e la lotta alla violenza nei confronti sulle donne e la violenza domestica». Composta di 81 articoli, la Convenzione considera la violenza sulle donne una violazione dei diritti umani. Tra gli obiettivi quello di predisporre «un quadro globale di politiche e misure di protezione e di assistenza delle vittime e di promuovere la cooperazione internazionale. Il provvedimento ora dovrà passare al vaglio del Senato e per essere vincolante dovrà essere ratificato da almeno dieci Stati: l’Italia è il quinto, dopo Montenegro, Albania, Turchia e Portogallo. Inoltre, per diventare effettivo, dovrà essere finanziato dal governo. Padiglioni La Biennale di Venezia, che apre sabato: 88 padiglioni, dieci nuovi Paesi (Santa Sede, Angola, Bahamas, Regno del Bahrain, Costa d’Avorio, Kosovo, Kuwait, Maldive, Paraguay, Isole Tuvalu). Il solo Palazzo Enciclopedico, l’esposizione principale, propone migliaia di opere di 158 artisti. Previsti 500mila visitatori. Ricorrente il motivo del denaro: nel padiglione russo una pioggia di monete cade sui visitatori cui viene fornito un ombrello, nel padiglione del Comune di Venezia c’è il video della donna nuda coperta di banconote, in quello greco il video dei bigliettoni portati al macero, nel padiglione inglese un murale mostra un gigante esasperato che afferra il Luna, lo yacht di Abramovich, e lo scaraventa in fondo al mare (Cazzullo, CdS). Gatti A Parigi sta per aprire un café des chats, dove si va per bere e mangiare qualcosa e scambiare un po’ di affetto con i dieci gatti messi a disposizione dei clienti. Il primo caffè dei gatti è nato nel 1998 a Taiwan, poi la formula ha avuto grande diffusione in Giappone, dove in molti condomini non è consentito tenere animali domestici. Chi ama i gatti può andare in questi locali pubblici che si chiamano Neko Cafè (neko vuol dire gatto), che ormai in tutto il Paese sono un centinaio. Il primo Neko Cafè europeo è nato di recente a Vienna. I gatti del caffè di Parigi saranno forniti dalla Società per la protezione degli animali. Dice la proprietaria del locale: «Non vogliamo togliere stress agli uomini per infonderlo ai gatti, quindi li sceglieremo tra quelli che sembrano più socievoli». La signora garantisce che i felini saranno assicurati, puliti e visitati una volta alla settimana dal veterinario (Montefiori, CdS).