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 2013  maggio 28 Martedì calendario

MATRIMONIO, LA CRISI DEI 15 ANNI

Forse aveva ragione García Márquez: «Il problema del matrimonio è che finisce ogni notte dopo che si è fatto l’amore, e occorre ricostruirlo ogni mattina prima della colazione». Così succede che in anni di terremoti finanziari, incertezza esistenziale e conseguente instabilità emotiva il fardello del quotidiano impegno coniugale diventa davvero troppo: gli ultimi dati Istat ci dicono che un matrimonio in Italia resiste ormai grossomodo 15-18 anni. L’anno preso in considerazione nel report dall’istituto di statistica è il 2011, quando le separazioni nel nostro paese sono state in tutto 88.797 e i divorzi 53.806.
LE CIFRE
Non sorprendono tanto le differenze con l’anno precedente che sono quasi nulle – rispettivamente +0,7% per le separazioni e -0,7% per i divorzi rispetto al 2010 – quanto la conferma di una preoccupante tendenza che va avanti in modo progressivo da quindici anni. Rispetto al 1995, infatti, le separazioni sono aumentate di oltre il 68% e i divorzi sono praticamente raddoppiati. In un contesto in cui i matrimoni diminuiscono questo si traduce nelle seguenti proporzioni: se nel 1995 per ogni mille matrimoni si contavano 158 separazioni e 80 divorzi, nel 2011 si arriva a 311 separazioni e 182 divorzi. Quando ci si separa? Gli uomini intorno ai 46 anni e le donne a 43. Il divorzio si raggiunge un annetto dopo. La durata media del matrimonio è di 15 anni per le separazioni e 18 anni per i divorzi, ma la decisione di lasciarsi riguarda sempre più anche i matrimoni di lunga durata: contro ogni cliché dal 1995 al 2011 sono più che raddoppiate le separazioni decise dal venticinquesimo anno di matrimonio in poi.
LE COPPIE MISTE
In generale, le separazioni sono più frequenti al Nord: nel 2011 si va dal valore minimo di 232,2 separazioni per mille matrimoni al Sud, al massimo riscontrato al nordovest di 378,6. Fra gli altri dati degni di nota, l’instabilità dell’istituto matrimoniale riguarda ormai anche le coppie miste cioè che coinvolgono italiani e stranieri. Mentre il 72% delle separazioni e il 62,7% dei divorzi coinvolge coppie con figli: si opta per l’affido condiviso nella stragrande maggioranza dei casi (90.3%). Nel 98% è il marito che paga l’assegno mensile di mantenimento. Quanto all’appartamento, sei volte su dieci spetta alla signora.