S. Bo., Corriere della Sera 25/05/2013, 25 maggio 2013
«RCS E’ UN’ISTITUZIONE. FIDUCIA NEI SOCI. L’AUMENTO SI FARA’» —
«Sono fiducioso sul fatto che gli azionisti di Rcs scelgano nell’interesse della società. Sarei molto sorpreso se per egoismi, interessi personali e calcolo volessero bocciare la proposta e di fatto mettere in condizioni di grandissima difficoltà una delle istituzioni più importanti del Paese». Il presidente della Fiat John Elkann ha risposto così sull’aumento di capitale di Rcs Mediagroup ieri a margine dell’ottava edizione del convegno «Crescere tra le righe» dell’Osservatorio permanente giovani-editori. Elkann parla a pochi giorni dall’assemblea di Rcs, di cui Fiat è socio pattista con il 10,3%, che il 30 maggio sarà chiamata a pronunciarsi sui conti 2012 e sulla ricapitalizzazione fino a 400 milioni.
E sempre in vista dell’assemblea del gruppo che pubblica il Corriere della Sera Enrico Cucchiani, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, creditore di Rcs e azionista aderente al patto con il 5,22%, ha detto sull’aumento: «Penso andrà in porto. Abbiamo dimostrato grande disponibilità nel sostenere la società in questo passaggio molto complesso e delicato. Poi sarà suo compito definire le strategie più opportune. E qui si esaurisce il nostro ruolo di accompagnamento». Sul negoziato fra gruppo editoriale e istituti sul rifinanziamento del debito Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, creditore di Rcs, ha sottolineato che «non ci sono tensioni» fra management Rcs e banche. «Non vedo particolari criticità, c’è un clima costruttivo. Stiamo lavorando con gli altri istituti e c’è voglia di fare qualcosa di positivo». Sul piano messo a punto dall’amministratore delegato Pietro Scott Jovane, Ghizzoni ha poi sottolineato che è «ambizioso, nel senso che è difficile da eseguire, ma se portato a termine può cambiare il gruppo». Il top manager di Unicredit (che aveva ereditato da Capitalia una quota in Rcs, che ha poi venduto) ha infine precisato che a Piazza Cordusio «non interessa entrare nell’editoria».
«È probabile che l’aumento di Rcs venga approvato dall’assemblea. Poi, che sia sostenuto, è in funzione di numeri che ancora devono essere definiti e individuati», ha detto Carlo Pesenti, socio pattista della Rizzoli con il 7,41%. Che ha aggiunto: «Ci prenderemo tutto il tempo e prenderemo la decisione più saggia per sostenere una soluzione che permetta a Rcs di vivere e svilupparsi». Lunedì intanto si riunirà il patto Rcs. All’ordine del giorno le decisioni sul presidente dell’accordo parasociale, dopo le dimissioni di Giampiero Pesenti, e sulle sostituzioni nel board.
S. Bo.