Isabella Bufacchi, Il Sole 24 ore 24/5/2013, 24 maggio 2013
IL SOLE 24 ORE CARTOLARIZZA CREDITI COMMERCIALI PER 55 MILIONI
Il Gruppo Sole 24 Ore ha realizzato la prima cartolarizzazione in Italia di crediti commerciali nel settore media. L’operazione di Asset backed securities (Abs), che decollerà lunedì con la prima cessione di crediti alla Monte Rosa spv, consente al Sole 24 Ore di finanziarsi fino a 55 milioni per 5 anni a condizioni «significativamente meno onerose» di un prestito bancario quinquennale. Isabella Bufacchi
L’operazione di Abs sottoscritta ieri dal Sole24Ore e organizzata in qualità di arranger da Banca Imi, investment bank del gruppo Intesa SanPaolo, prevede la cessione di crediti commerciali generati da oltre 87.000 debitori della Capogruppo (inizialmente circa 30.000, un terzo dell’intero stock) su base revolving mensile per un periodo di un quinquennio e una raccolta massima di 55 milioni di euro, «con una componente significativa di crediti ceduti in forma pro soluto non recourse» (il rischio viene ceduto completamente allo special purpose vehicle o spv), e solo in parte minore con cessione pro solvendo. La cessione dei crediti in modo rotativo, su base mensile, replica il beneficio di un prestito bancario unsecured di medio termine. Per arrivare a questo obiettivo, Banca Imi mette a disposizione la sua piattaforma per il collocamento di ABS commercial paper negli Stati Uniti, un mercato un tempo molto liquido e ora in ripresa. La prima cessione di crediti commerciali dal Sole al veicolo Monte Rosa spv avverrà lunedì prossimo. I vantaggi della cartolarizzazione dei crediti commerciali sono molteplici, secondo la Direzione finanza del Sole24Ore. Rispetto a un prestito bancario a medio-lungo termine, questo tipo di Abs è risultato significativamente meno costoso di una linea di credito bancaria quinquennale. «L’operazione appena completata conferma la fiducia da parte del sistema finanziario nel Gruppo 24 Ore e la capacità della società di accedere al mercato dei capitali attraverso forme tecniche di finanziamento con condizioni economiche significativamente più vantaggiose e flessibili rispetto a strumenti finanziari tradizionali come il debito a medio lungo termine - ha spiegato ieri Massimo Arioli, CFO del Gruppo (direttore finanziario) -. Le Asset backed securities non sono gravate da covenant sul bilancio del Gruppo e, più agevolmente rispetto agli strumenti tradizionali di factoring, consentono lo smobilizzo di portafogli di crediti molto polverizzati come quelli che caratterizzano il settore editoriale». Questa operazione a firma Sole 24 Ore è destinata a fare da apripista nel settore dei media in Italia: il suo costo complessivo infatti è risultato «di gran lunga inferiore rispetto a un prestito bancario quinquennale, molto meno della metà degli spread che si vedono nel settore», ha commentato una fonte di mercato, ricordando che il Gruppo 24 Ore non ha prestiti bancari in essere. I crediti commerciali sono stati una categoria di asset poco utilizzata nel mercato della securitization prima della crisi subprime: questo tipo di Abs era molto oneroso e dava ritorni limitati. La situazione ora si è completamente capovolta: le banche hanno ristretto il credito, hanno ridotto i finanziamenti a medio-lungo termine per le società mid-cap elevandone i costi. Le imprese hanno comunque necessità di finanziarsi su un arco temporale quinquennale: l’obiettivo può essere centrato ora cartolarizzando proprio i crediti commerciali e passando attraveso il mercato delle Abs commercial paper, strumenti d’investimento che hanno una durata dall’overnight ai tre mesi. La diversificazione del portafoglio dei debitori e la polverizzazione dei crediti consentono di aumentare il rating interno dell’operazione, abbattendo i costi per la società che si finanzia cedendo i crediti . In Italia le imprese che ricorrono alla cessione dei crediti commerciali provengono principalmente dal settore agro-alimentare ed energetico: l’operazione del Gruppo Sole 24 Ore rappresenta il debutto dei media in questo mercato.