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 2013  maggio 22 Mercoledì calendario

LUCA PARNASI IL COSTRUTTORE CHE SOGNA DI DIVENTARE IL NUOVO CALTAGIRONE DI ROMA

Palazzinaro no, per carità, ma neanche costruttore va bene e pure immobiliarista non è calzante. Luca Parnasi, 36 anni, si sente uno “sviluppatore”. Edificare, lottizzare e fare operazioni immobiliari, in una certa neo-lingua capitolina ora si dice infatti “sviluppare” e Parnasi sta sviluppando parecchio a Roma con la sua Parsitalia. Da Euroma 2, il centro commerciale con le due mastodontiche torri dell’Eur, fino a Marino dove la “sagra c’è dell’uva”, 1.500 alloggi insieme a Idea Fimit del gruppo De Agostini. E poi il gigantesco terzo polo commerciale a Pescaccio, 250 mila metri quadrati di case e negozi, e la Città del sole con Bnl-Paribas, altri 10 mila metri quadrati di appartamenti nell’ex autorimessa Atac a Tiburtina. E infine lo stadio della Roma a Tor di Valle con il progetto dell’architetto americano Dan Meis.
Luca è esponente di seconda generazione. Il regno l’ha edificato, è il caso di dirlo, il padre Sandro, 82 anni, stagnaro comunista, amico e in qualche caso in affari con il Marchini “calce &martello”, nonno di Alfio candidato sindaco. Il Parnasi padre cominciò a “sviluppare” a Roma nel 1945 tirando su palazzi che, dicono gli esperti, stanno qualche spanna sopra l’orrido periferico capitolino. Un certo legame con la sinistra, i Parnasi non l’hanno mai smarrito e padre e figlio si sono fatti vedere anche ad un’iniziativa elettorale di Ignazio Marino, aspirante sindaco Pd. Alla fine degli anni Ottanta, il padre ingrandì il suo regno comprando a un’asta Sogene e Generali immobiliare che erano state di Michele Sindona, finanziere amico del Vaticano e di Andreotti. Sempre all’asta, ma dal fallimento Graci, uno dei quattro Cavalieri catanesi dell’edilizia mafiosa, comprò i terreni delle attuali torri Eur. Su uno di quei palazzi si è concentrato il fuoco di sbarramento di Francesco Gaetano Caltagirone, imperatore dei costruttori romani a cui forse comincia a fare ombra il giovane Parnasi, sposo della bella Christiane Filangieri, aspirante Miss Italia, attrice di fiction. Il Messaggero, quotidiano dei Caltagirone, ha gridato allo sperpero perché in una delle torri l’allora presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, aveva deciso di trasferire gli uffici dell’amministrazione. Forse i Parnasi hanno cominciato a riflettere allora sul peso dell’informazione, e Sandro che in vita sua ha dato una sola intervista e il figlio che con i giornali parla pochissimo, ora vogliono fare addirittura gli editori riportando in vita il vecchio Paese Sera. Uscita prevista per Natale.