giu. fer., Corriere della Sera 23/05/2013, 23 maggio 2013
IL PEGGIORE INVESTITORE? È IL PIU’ GRANDE: LA CINA
La Cina si prepara a diversificare le sue riserve, stimate in 3.400 miliardi di dollari: meno titoli del Tesoro americano, più asset non convenzionali, quindi azioni, private equity, immobili, e così via. Con questo obiettivo Safe, l’istituzione statale che amministra le riserve straniere, ha già aperto un ufficio a New York, ha scritto l’altro giorno il Wall Street Journal. Ma la decisione potrebbe essere un azzardo, visti i risultati finora fallimentare proprio del tentativo di spostarsi dai Treasuries bond attraverso i due bracci operativi Sic e Cic. A fare i conti è stato il giornale South China Morning Post: gli investimenti, nel 2008, da un miliardo di dollari per l’1% in Bp e del 2% di Total (costato 3 miliardi) sono scesi rispettivamente del 16% e del 20%. Ancora: la quota in Barclays è giù del 27%, quella in Royal Bank of Scotland dell’88% e la partecipazione in Aviva del 46%. Ma se si considera il cambio con lo yuan la perdita è ancora più pesante. I titoli del Tesoro Usa, invece, hanno garantito nello stesso periodo un ritorno in dollari del 29% agli investitori americani.
Giu. Fer.