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 2013  maggio 22 Mercoledì calendario

QUEI BUNKER FAI DA TE IN OFFERTA SU INTERNET —

Se la pubblicità non mente, con cinquemila dollari (poco meno di 4 mila euro) più le tasse metti al sicuro la tua famiglia. Nel piccolo rifugio a prova di tornado entrano fino a sei persone. E più spendi e più ce ne entrano. L’offerta sul web — una delle molte — è a disposizione di quanti vivono lungo il corridoio maledetto delle tempeste. I costi possono apparire alti, ma il «guscio» una volta costruito rimane operativo per 20 anni. Almeno questo è ciò che promettono i produttori, ricordando che ci sono agevolazioni da parte dello Stato per chi lo acquista.
In queste ore, guardando le scene di devastazione con le case rase al suolo, ci si è chiesti: «Erano preparati a sufficienza?». In Oklahoma i tornado, in questa stagione, sono frequenti come i temporali e si presume che viverci comporti l’idea di avere il rifugio. Rispondono: il terreno su cui sono costruite le abitazioni è duro, roccioso, dunque pochi hanno il seminterrato. Inoltre scavare lo shelter richiede tanto lavoro e molto denaro. Sarà, ma in un Paese che non si ferma davanti a nulla la spiegazione sembra riduttiva. Altri la buttano in sociologia spicciola: «Non è più come una volta. Nessuno vuole perdere denaro e tempo per uno scavo che magari userà un paio di volte nella vita». Poi, quando si vede l’atomica naturale che ha devastato Moore, i dubbi sull’utilità di avere un posto blindato vanno via. Tra l’altro non mancano i modelli, alcuni estremi. Da un paio di anni sulle tv girano i programmi dedicati ai preppers, quelli che invece hanno paura di tutto e dunque sono previdenti quanto meticolosi nel prepararsi al peggio. Si fanno non solo il rifugio, ma un vero bunker, pronti a resistere per mesi alla catastrofe o all’invasione (con costi che vanno dai 18 mila ai 55 mila dollari).
Chi costruisce i nascondigli anti-tornado sostiene invece che è possibile averlo senza dissanguare il budget familiare. Di solito lo si realizza nel garage. O nelle immediate vicinanze. Prima uno scavo, quindi il rivestimento con paratie di metallo. Un tubo porta l’aria dall’esterno e il «camino» deve essere dotato di una ventola protetta in modo che le migliaia di «proiettili» sparati dal tornado non la danneggino. Importante l’ingresso. Molti hanno il portello che si apre verso l’esterno, ma sarebbe utile anche la possibilità di un movimento all’interno. Mettiamo che un grosso albero o un auto finiscano sopra la «bocca». A quel punto non la apri, e devi sperare nell’aiuto del prossimo. Dentro il rifugio va conservato un kit per l’emergenza. Acqua, torce elettriche, una radiolina a manovella, viveri, copia dei documenti più importanti della famiglia. I costi delle scorte hanno prezzi abbordabili: uno zaino da sopravvivenza (completo di accessori) costa 70 euro, 120 razioni di cibo non deperibile si acquistano con 200 euro.
L’alternativa economica è la «stanza sicura». Di solito è quella più all’interno della casa, un bagno senza finestre, meglio se con la vasca, dove ci si sdraia coprendosi con un materasso e cuscini. In qualche caso si cerca di rinforzare quello spazio angusto pregando che regga. A volte diventa l’esile confine tra la vita e una fine atroce. Molto, però, dipende dal nemico. La «bestia» che ha azzannato Moore ha livellato tutto.
Guido Olimpio