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 2013  maggio 21 Martedì calendario

Notizie tratte da: Paolo Martini, A tutta birra, Endemunde Edizioni Milano 2013, pp. 128, 10 euro.(vedi anche biblioteca in scheda 2238949e libro in gocce in scheda 2240083)Birra, dal tedesco “bier”

Notizie tratte da: Paolo Martini, A tutta birra, Endemunde Edizioni Milano 2013, pp. 128, 10 euro.

(vedi anche biblioteca in scheda 2238949
e libro in gocce in scheda 2240083)

Birra, dal tedesco “bier”.

Birra, bevanda a base di cereali fermentati.

Per il 92-95% la birra è composta d’acqua.

Il 90% della birra che si consuma nel mondo è d’orzo.

Come si fa la birra. I cereali vengono messi a macerare in acqua. Dopo una germinazione più o meno lunga, il malto è gradatamente scaldato, filtrato e infine portato all’essicazione, che comprende anche la tostatura, di grado diverso a seconda del colore prescelto della birra.

In birreria il processo di realizzazione della birra si divide in quattro fasi: 1) il malto è macinato e immesso nella caldaia, poi portato a 75 gradi per produrre mosto; 2) dopo un filtraggio, il mosto è portato in una caldaia ramata per la bollitura; 3) una nuova filtrazione elimina sostanze non solubili; 4) dopo essere stato raffreddato e versato in appositi tini vengono aggiunti i lieviti e gli aromi, prima di tutto il luppolo.

Il primo produttore mondiale di birra al mondo è la Cina, che ha superato gli Stati Uniti dal 2003.

Tsingtao, la birra cinese più diffusa.

Il mercato italiano della birra è diviso tra il gruppo Heineken (30%), seguita dalla Sab Miller proprietaria di Peroni, Raffo e Whurer (che ha il 18%), seguite dalle birre dell’In Bev (quelli della Becks, con il 7,4%).

Mangiare la pizza bevendo la birra è un’usanza introdotta dai soldati americani arrivati a Napoli nel 1943.

Bere birra insieme alla pizza in realtà fa male perché raddoppia i cereali dei carboidrati lievitati. Se poi la birra alla spina è troppo carica di anidride carbonica causa gonfiore e acidità.

Una birra chiara stile Lager ha 35 calorie in media per 100 grammi, più o meno come i succhi d’arancia o di carote, la metà del vino.

La birra fa bene al colesterolo perché contribuisce ad alzare l’Hdl, al cuore perché contiene vitamine B, alla diuresi perché contiene più potassio che magnesio.

“Beer belly”, la pancia del bevitore di birra secondo il vocabolario inglese. In spagnolo “barriga cervecera”.

Gli errori più comuni con la birra: mettere il ghiaccio; berla troppo fredda (l’ideale è tra i 5 e gli 8 gradi per le chiare, fino a 12-13 gradi per le più scure).

La Pinta imperiale inglese è esattamente 0,56826125 litri.

«Una Pils ogni sette minuti» (detto tedesco che indica il tempo necessario per spillare una birra).

L’usanza di passare una fettina di limone sul collo della bottiglia di birra appena stappata (ad esempio la Corona) nasce come espediente per disinfettare il punto dove si poggia la bocca dai residui anti-igienici dei tappi metallici d’una volta.

Il profumo dominante della birra, simile agli aromi del miele.

Un essere umano è in grado di distinguere fino a diecimila profumi.

«Si beve per dimenticare la prima sorsata» (Philippe Delerm, La prima sorsata di birra e altri piccoli piaceri della vita, Frassinelli 1998).

La birra analcolica deve contenere al massimo l’1,2% di alcol secondo la legge italiana (lo 0,04 secondo quella americana).

La birra è la bevanda alcolica preferita sotto i 55 anni. La beve con una certa frequenza il 71% dei maggiorenni del nostro Paese.

I birrifici in Italia sono quasi 400, 1.200 le etichette, circa 4.700 gli addetti per un fatturato annuo di 2,5 miliardi di euro.

Gli italiani bevono in media trenta litri di birra a testa l’anno, gli australiani ottanta, i tedeschi e gli irlandesi cento, i cechi 130.

Brindisi, dal tedesco “bring dir’s” (“lo porto a te”, sottinteso il bicchiere).

In Svizzera e Germania durante i brindisi è obbligatorio sbattere i bicchieri.

Dai moti risorgimentali del 1849 contro gli Asburgo, in Ungheria è invalsa la tradizione di evitare brindisi con la birra, considerata un’abitudine troppo tedesca.

Mai versare da bere tenendo la bottiglia con la mano sinistra, “alla traditora”, in Sud America, Portogallo, Est Europa e Grecia.

Plinio racconta che le mogli dei Galli usavano la spuma di una bevanda ottenuta con «la macerazione delle biade” e chiamata cervisia e cervisia, come “unguento per farsi belle”.

Il luppolo iniziò a essere coltivato con Pipino il Breve, il padre di Carlo Magno, a partire dalla seconda metà dell’VIII secolo.

Gli egizi consideravano la birra una bevanda sacra e la utilizzavano anche come moneta per il salario degli operai.

Furono i Celti a raffinare la lavorazione della birra in Europa, nella Gallia, dove veniva utilizzata dalle donna come prodotto di bellezza.

Nell’83 avanti Cristo Agricola, il governatore della Britannia, tornò a Roma con tre mastri birrai di Glevum (Glouecester) e aprì il primo pub con vari tipi di birra.

La prima birra d’abazia al mondo è prodotta tra il 529 e il 543 all’Abbazia di Montecassino di San Benedetto da Norcia. In Italia la birra ritorna con i lanzichenecchi che saccheggiano Roma nel 1527. Uno dei capi, Georg von Frundsberg, si faceva seguire in battaglia da un cavallo che trasportava due barilotti di birra.

La prima fabbrica di birra italiana, la Sluga di Chiavenna (Sondrio), inizia la sua attività nel 1840, seguita da Wührer, Dreher, Von Wunster, poi da Peroni e Menabrea.

«Ah, se in chiesa / ci dessero un po’ di birra…» (William Blake).

San Nicola di Myra, patrono dei mastri birrai.

Il miracolo di Sant’Arnolfo, vescovo di Metz, festeggiato il 18 luglio. Nel 641 i concittadini ne trasportarono il corpo in processione per seppellirlo nella Chiesa dei Santi Apostoli. Stanchi per la fatica, si fermarono a bere presso Nancy, ma c’era solo un boccale di birra che però non si svuotò mai e riempì le coppe di tutti gli altri. In una seconda versione, mentre i portatori trasportavano la bara del vescovo, si dice che uno di loro esclamò: «Gesù, come vorrei una birra fresca!». In quel momento rivoli di birra fredda spruzzarono fuori dalla bara.

Per secoli la birra si è bevuta in tazze di terracotta. Il vero e proprio calice da degustazione (lo snifter, simile al bicchiere del brandy) è stato introdotto dai belgi nel 1970.

Solvi Stubing, la bionda che diceva «chiamami Peroni, sarò la tua birra» in un mitico Carosello.

Chi beve birra campa cent’anni, slogan scelto per la campagna per il rilancio del consumo di birra dopo il crollo del ’29.

«Bionda o bruna, purché sia birra» (l’esordio pubblicitario di Mina accanto a Anita Ekberg, all’inizio degli anni Sessanta).

L’espressione “a tutta birra” in realtà non c’entra nulla con la birra. Viene dal francese “à toute bride”, ovvero “a tutta briglia”.