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 2013  maggio 20 Lunedì calendario

VALIDA LA DOPPIA PREFERENZA, A PATTO DI INDICARE UN UOMO E UNA DONNA

Alle prossime elezioni amministrative nei comuni con più di 5 mila abitanti sarà possibile esprimere due preferenze purché una indichi un uomo e l’altra una donna. La preferenza duplice di genere, figlia di una legge approvata nel dicembre scorso (la 215/2012), è un’opportunità che la stragrande maggioranza degli elettori ignora.
L’obiettivo è chiaro: favorire la presenza femminile nelle istituzioni e più in generale in politica. Oltre a riservare una «quota rosa» di almeno un terzo dei posti nelle liste a rappresentanti di genere femminile, la legge stabilisce che sulla scheda l’elettore può scrivere il nome di due candidati (in precedenza era uno solo) purché rispetti la parità di genere: una preferenza a un uomo e un’altra a una donna. Se l’alternanza non viene rispettata, la seconda preferenza (ma soltanto quella) viene annullata. Quindi si può tranquillamente scrivere il cognome del candidato donna come prima preferenza e quello del candidato uomo come seconda.
«Si tratta di un meccanismo che può favorire una vera democrazia paritaria ma che è ancora praticamente sconosciuto ai più. Crediamo essenziale in questo pochi giorni che i mass media e anche le forze politiche, oltre che le istituzioni, si adoperino per rompere questo grave e incomprensibile silenzio e diffondere rapidamente un’informazione adeguata», ha sottolineato la Cgil di Roma nei giorni scorsi.
GIOCO DELLE COPPIE
Per fortuna a diffondere questa specie di «gioco delle coppie» ci stanno pensando i candidati che hanno colto la palla al balzo dando vita a «tandem elettorali» uomo-donna un po’ in tutta Italia. Fra i casi più interessanti merita una segnalazione quello del Comune di Brescia dove Mariangela Ferrari, candidata di una lista civica collegata al sindaco uscentre Adriano Paroli ha deciso di correre in coppia con più candidati maschi. «Il numero di donne messe in lista - dice Ferrari - nella mia città è modesto. E cosìe più candidati maschi mi hanno contattato per unire gli sforzi. Non mi sono fatta pregare e ho partecipato a incontri a fianco di tutti». Basterà questo a fare della signora Ferrari un candidato molto votato?
Intanto a pochi giorni dalle elezioni sul tema si stanno mobilitando molte Commissioni regionali per le Pari Opportunità. «Sta alle forze politiche cogliere fino in fondo l’opportunità di affermare una visione differente del potere e di cambiare un sistema immobile in una realtà che corre veloce, informando l’elettorato e promuovendo presso la cittadinanza questi nuovi diritti - è l’appello di Rosella Pettinati, presidente della Commissione per la Toscana - Noi faremo il possibile per invitare alla doppia preferenza di genere – che è già obbligo per i Comuni con popolazione superiore ai 5 mila abitanti, ma rappresenta un impegno non rinviabile anche per le Regioni, chiamate a incentivare l’accesso delle donne alla politica in piena coerenza con il dettato costituzionale».
D. Pir.