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 2013  maggio 19 Domenica calendario

BASTA CON I POTENTI CHE FANNO I PEZZENTI

Il Papa che aspetta l’autobus, il 64, per andare in Vaticano. Il Presi­dente che va a piedi al Quirinale. Il Premier che fa l’autostop per arriva­re a Palazzo Chigi. Il ministro che prende il treno dei pendolari per an­dare al consiglio dei Ministri. Il capo di Stato maggiore che pedalando fa la sua parata militare a costo zero. Ec­colo, il potere scalzo e disarmato. Niente più caste, privilegi, eccellen­ze. Tutti uguali, tutti appiedati. È que­sto il sogno di un mondo migliore che coltiva la gente? Sono davvero questi i segni che vi aspettate per una società più giusta e democratica? So­no quelle le prove che il potere è sce­so dal piedistallo, vive come noi e per­ciò ci si può fidare? Scusate ma a me sembra un incubo. Sarebbe facile tuonare contro i privilegi e accodarsi coi grillini a inveire. Ma a chi guida una Chiesa, uno Stato, una Res Publi­ca, un Esercito, io non chiedo questo. Chiedo piuttosto di essere all’al­tezza del proprio compito, della pro­pria missione. Non voglio che abbia­no meno potere, vorrei che avessero più autorità. Sì, autorità. Non spa­ventatevi, autorità è una responsabi­lità, mica un lusso. È una superiorità riconosciuta sul campo, finalizzata al bene comune. Vorrei che meritas­sero di vivere al disopra degli altri. Vorrei che fossero davvero classe di­rigente. Sono pronto ad accettare le loro prerogative, i loro segreti, perfi­no qualche splendore, se sono poi in grado di guidare un Paese difficile in un momento difficile. E se la finisse­ro con questa gara a chi fa più il pez­zente?