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 2013  maggio 17 Venerdì calendario

RCS, IL PIANO GRAVA SUI CONTI

I conti del primo trimestre 2013 di Rcs sono stati appesantiti da oneri non ricorrenti per la ristrutturazione in atto. Circa 71 milioni di euro di accantonamenti così suddivisi: 28,3 milioni di euro per i prepensionamenti previsti al Corriere della Sera e alla Gazzetta dello Sport; 26,5 milioni per la chiusura o cessione dei dieci periodici considerati non più strategici; 5,5 mln per le ristrutturazioni della funzione corporate; 4,8 milioni per i prepensionamenti e gli incentivi all’esodo nella concessionaria pubblicitaria; e, infine, per le ristrutturazioni alla Libri e ai Quotidiani Spagna sono stati accantonati, rispettivamente, 3,9 e 1,8 milioni di euro.

Digerita questa pillola amara, in Rcs le cose, stando al sentiment del mercato, dovrebbero andare meglio nei prossimi tre trimestri dell’anno.

Tanto che alcune banche d’affari, Akros, Intermonte ed Exane per citarne tre, hanno stimato una perdita complessiva 2013 di Rcs MediaGroup attorno ai 100 milioni di euro. Tenuto conto che nel primo trimestre dell’anno, quello peggiore per stagionalità nel business editoriale, il rosso di gruppo è stato di 107 milioni, questo significa che nei prossimi periodi via Rizzoli, secondo i report, riprenderà a macinare utili.

La crisi in atto che ha colpito così duramente il settore editoriale è proseguita per Rcs, come per altri grandi gruppi, anche a inizio anno.

Nel primo trimestre del 2013, senza oneri non ricorrenti, la Quotidiani Italia avrebbe avuto un ebitda negativo per 1,5 mln, Quotidiani Spagna -10,2 mln, Libri -11,6 mln, Periodici -8,8 mln; Pubblicità -4,6 mln; Corporate -4,5 mln. L’unica positiva è la tv, con un ebitda a 1,7 milioni.

Alcune fonti di mercato e le banche d’affari, quindi, confidano nella ripresa del business caratteristico del gruppo (soprattutto la Quotidiani Italia), che consentirà di eliminare il rosso dalla gran parte delle attività. E d’altronde anche in un momento come questo, dove l’editoria tradizionale, in realtà, fatica a trovare una via d’uscita dalla crisi, inizia a spirare qualche soffio d’ottimismo. Va, infine, ricordato che nei piani di Rcs ci sono anche un paio di dismissioni piuttosto importanti da chiudere entro l’anno: la cessione della partecipazione in Dada e la vendita dell’immobile milanese di via San Marco. Le due attività sono iscritte a bilancio per un valore complessivo di 150,8 milioni di euro.