Marco Sodano, La Stampa 16/5/2013, 16 maggio 2013
MATTONE TARTASSATO 9 MILIARDI IN PIU’ NEGLI ULTIMI 3 ANNI
La casa: prime abitazioni e appartamenti al mare o in montagna. E poi i capannoni industriali. Il patrimonio immobiliare italiano, secondo la Banca d’Italia, vale circa 5.027 miliardi di euro. Ovvio che quando lo Stato si trova a corto di denaro vada a cercare lì: tra imposte sul reddito (Irpef sulle famiglie, Ires sulle imprese), imposte patrimoniali (prima l’Imu poi l’Ici), sui trasferimenti di proprietà (iva, imposta di bollo, ipotecaria e catastale, successioni) e locazioni l’Erario trova terreno fertile e gettito sicuro.
Lo studio condotto dalla Fondazione Hume per La Stampa (vedi tabella a fianco) sulla tassazione degli immobili ha preso in analisi il gettito degli ultimi tre anni: nel 2012 lo Stato ha incassato complessivamente 44,8 miliardi. Nel 2011 erano entrati 32,3 miliardi, nel 2010, invece, 32,9. L’impennata registrata nel 2012 si deve soprattutto all’Imu (il gettito è passato da 9,2 a 23,7 miliardi): complessivamente il prelievo è cresciuto di 9 miliardi nell’ultimo triennio, circa il 3%.
I dati parlano chiaro: con le tasse sulla casa il Fisco ha incassato - sempre facendo riferimento al 2012 - l’equivalente dello 0,8% del valore complessivo del patrimonio immobiliare (i 5mila miliardi e rotti stimati dalla Banca d’Italia), l’equivalente di 1700 euro a famiglia che erano 1200 nel 2011 e 1300 nel 2010. Andando oltre: il rendimento medio della proprietà di un immobile è valutato tra il 2 e il 3%. Vuol dire che lo Stato ha incamerato una cifra che oscilla tra un terzo e metà di quel rendimento. La tabella dice anche che le misure che i governi presentano come riduzioni fiscali, nel complesso riducono poco o nulla. L’introduzione della cedolare secca e dell’Imu, per esempio, hanno fatto scendere il gettito Irpef 2012. Le altre voci delle entrate (soprattutto l’Imu), però, hanno ampiamente colmato il divario. Allora hanno forse ragione gli italiani che hanno fatto crollare le compravendite immobiliari: sono mesi che si parla di rivedere l’Imu, ora il governo pensa di rivedere tutta la tassazione sulla casa. Se si esita a investire sul mattone, che potrebbe essere uno dei motori della ripresa, forse, è solo per sana prudenza.