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 2013  aprile 29 Lunedì calendario

STORIE DI TANGO, STORIE D’AMORE

Un papa, Bergoglio, che da giovane ballava il tango e che continua ad amare «Por una cabeza», la canzone di Carlos Gardel. Una notte di tango organizzata nei giorni scorsi in onore del nuovo pontefice in piazza del Popolo. La prima edizione del «Roma Tango festival. Cultura e danza» in corso fino al 5 maggio. Una maratona di tango il primo maggio.La popolare danza nata nei bassifondi di Buenos Aires ha conquistato la città eterna, ma non solo. Come dimostra il volume «Facciamo tango!» (edizioni Clichy), scritto da Angela Manetta e appena arrivato in libreria. Si tratta della prima guida al tango argentino in Italia, con una piccola storia del ballo e il fascino che ha esercitato sulla letteratura, l’elenco dei più importanti compositori e cantanti dal 1890 ad oggi, i consigli pratici a chi si appresta a diventare tanguero, i luoghi comuni da sfatare, come quello che sia un ballo maschilista. Ma, soprattutto, con l’elenco delle più importanti scuole di tango dalla Val d’Aosta alla Sicilia. A Roma se ne contano undici e sono nate quasi tutte dal 2005 in poi. Insegnano i primi passi di tango e milonga in corsi individuali e collettivi, organizzano festival e maratone, programmano stage con maestri internazionali, rilasciano una tessera che permette di accedere a qualsiasi evento delle associazioni iscritte alla Federazione Faitango.Manetta racconta di aver cominciato per caso, un pomeriggio d’autunno, entrando incuriosita in una di queste scuole e ha scoperto che «dentro l’abbraccio di un tango si muove un intero mondo». Forse per questo l’imperatore Guglielmo II l’aveva vietata ai suoi ufficiali in uniforme. E l’Osservatore Romano approvò, aggiungendo che nel tango «non è possibile in alcun modo conservare la decenza». Oggi è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
Lauretta Colonnelli