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 2013  maggio 13 Lunedì calendario

I ministri litigano • In Italia situazione critica almeno fino al 2020 • Le motivazioni di quelli che non hanno chiamato la polizia dopo essere stati aggrediti dal picconatore ghanese • Una tassa sulle sigarette elettroniche • La Francia contro il download illegale • L’uomo che da tre anni vive senza soldi • Netanyahu in un anno mangia tremila dollari di gelati • Penitenti in aumento Pullman Confronto «molto franco», che sarebbe a dire litigata, tra Letta, Alfano, Lupi e Franceschini a proposito della presenza dei ministri Pdl alla manifestazione di Brescia a sostegno di Berlusconi contro i giudici di Milano

I ministri litigano • In Italia situazione critica almeno fino al 2020 • Le motivazioni di quelli che non hanno chiamato la polizia dopo essere stati aggrediti dal picconatore ghanese • Una tassa sulle sigarette elettroniche • La Francia contro il download illegale • L’uomo che da tre anni vive senza soldi • Netanyahu in un anno mangia tremila dollari di gelati • Penitenti in aumento Pullman Confronto «molto franco», che sarebbe a dire litigata, tra Letta, Alfano, Lupi e Franceschini a proposito della presenza dei ministri Pdl alla manifestazione di Brescia a sostegno di Berlusconi contro i giudici di Milano. La discussione è avvenuta sul pullman che stava portando la squadra di governo in ritiro all’abbazia di Spineto, dove Letta ha voluto incontrare l’esecutivo «per fare spogliatotio». I quattro interessati, anziché viaggiare sull’autobus dov’erano gli altri, sono saliti su un secondo mezzo per dirsene quattro in maggiore libertà. In conclusione, pur rimanendo distanti le posizioni, hanno convenuto che sino alla fine del periodo elettorale, cioè sino alla data delle prossime elezioni amministrative, il capo del governo, ministri ed esponenti del governo non devono più andare in piazza, o in tv, a meno che l’evento non appartenenga alla loro sfera di lavoro istituzionale. Disoccupati Gli studiosi del Comitato per il progetto culturale della Cei hanno scritto nel documento intitolato “Per il lavoro” che l’Italia sarà in difficoltà, per disoccupazione e scarsa crescita, almeno fino al 2020. Ma questo non basta. La “qualità” dell’occupazione a partire dal 2007 è peggiorata. Mentre sono aumentati di 580mila unità coloro che fanno parte della cosiddetta «forza lavoro allargata» (comprensiva dei cosiddetti «scoraggiati») sono diminuiti di 770mila unità i lavoratori che fanno parte della cosiddetta «occupazione ristretta» (che esclude i part-time involontari e i cassintegrati). Quindi il Rapporto mette in evidenza che rispetto alla definizione ufficiale di «disoccupato» - che ha registrato in quattro anni un aumento di 600mila unità - in realtà i «disoccupati allargati» (che sono cioè tutti i disoccupati reali) hanno registrato un aumento di un milione e 350mila unità. Questo vuol dire che la disoccupazione reale è più del doppio di quella censita in base alla definizione classica di disoccupato. «L’aumento del tasso di disoccupazione sarebbe quindi di circa cinque punti percentuali nel periodo considerato» (Calabrò, CdS). Paura Vittorino Andreoli spiega che gli aggrediti dal ghanese Kabobo (vedi Fior da Fiore del 12 maggio 2013) sopravvissuti alle bastonate non hanno chiamato la polizia per paura: «Il centro della questione è la paura: chi corre un pericolo mortale si concentra solo sulla sua sopravvivenza, non pensa a nient’altro. Quando c’è di mezzo la vita prevalgono le dinamiche animali. Queste persone non hanno nemmeno immaginato che altri potessero correre lo stesso rischio». Piuttosto, «dov’erano gli altri?»: «Milano è Milano. Siamo sicuri che alle finestre non ci fosse nessuno? Che nessuno abbia visto niente? Qui sì che mancano il senso sociale e la fiducia nelle forze dell’ordine, percepite solo come inquirenti. Viviamo nella società dell’io, incapaci di capire che l’io sta bene solo se gli altri stanno bene. Quello che è successo a Niguarda non va affrontato pensando solo a sei persone, ma guardando in faccia la collettività e i suoi principi. Credo che troppi abbiano voltato lo sguardo» (Sacchi, CdS). Sigarette Nel decreto che sblocca 40 miliardi di euro per i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione alle aziende è spuntata una tassa sulle sigarette elettroniche, usate da circa 400mila italiani. L’incasso previsto è di 14 milioni nel 2013 e 50 milioni a regime. Già sul piede di guerra le aziende produttrici. Smartphone e tablet Il governo francese sta pensando a una tassa sull’acquisto di smartphone e tablet il cui ricavato andrebbe a sostenere artisti e autori fruibili sugli stessi supporti tecnologici. La proposta arriva per cercare una soluzione alla crisi del settore, sempre più colpito dal fenomeno del download illegale. Caravan L’inglese Mark Boyle da tre anni vive senza soldi in un caravan piazzato in una fattoria del Somerset. Il cibo lo coltiva da sé, glielo regalano oppure lo recupera dagli scarti degli altri. Per lavarsi basta l’acqua del fiume, al posto del sapone foglie di pianta saponaria. Il dentifricio sostituito con un osso di seppia e semi di finocchio. Come bagno si è costruito una fossa biologica. Fa andare il suo computer portatile grazie a un pannello solare da 400 euro acquistato prima dell’inizio dell’esperimento. Quando non riesce a procurarsi quel che gli occorre, mette delle inserzioni su siti appositi offrendo il proprio lavoro in cambio di oggetti. Sull’esperienza ha scritto un libro: con il ricavato comprerà una casetta ecologica nel Devon (Gallo, Sta). Letto Il premier israeliano Netanyahu, proprio nel momento di austerità economica del suo Paese, ha fatto spendere allo stato 127mila dollari per installare un letto matrimoniale sull’aereo personale che lo ha portato, insieme alla moglie, ai funerali della Thatcher (e già il volo da solo era costato 300mila dollari). In febbraio, invece, la stampa ha fatto sapere che ogni anno il governo spende circa 3mila dollari del budget in gelati per il premier (CdS). Confessionale In aumento il numero di chi va a confessarsi. Monsignor Gianfranco Girotti conferma che molti usano il sacerdote come uno psicoterapeuta col quale parlare dei loro problemi e dello stress. Il peccato più confessato: «Contro il sesto comandamento: non commettere atti impuri. La sfera sessuale sembra essere la più difficile da domare o forse rode la coscienza più di altre offese». Comunque, mentre aumentano quelli che vanno al confessionale, diminuisce il numero delle vocazioni, tanto che in alcune diocesi c’è chi assolve più penitenti insieme senza previa confessione individuale (è pratica prevista dal codice di diritto canonico) (Rodari, Rep).