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 2013  maggio 12 Domenica calendario

GAFFE DELLA TV SOVIETICA DURANTE LA GUERRA FREDDA - A

proposito dell’attacco americano a Grenada c’è un divertente aneddoto sullo scambio, nel mio Paese, di Grenada con Granada. Mi piacerebbe che lei lo raccontasse ai lettori del Corriere.
Irina Nazarenko
Gorizia
Cara Signora, l’episodio è stato raccontato da Paolo Conti sul Corriere di qualche anno fa. Accadde a Mosca dove la notizia dello sbarco americano nell’isola dei Caraibi, il 25 ottobre 1983, approdò rapidamente su Vremja, il notiziario serale della televisione sovietica. Nell’ottica della Guerra fredda era una «buona» notizia, una eccellente occasione per denunciare il prepotente imperialismo americano e l’arroganza con cui gli Stati Uniti trattavano i loro vicini meridionali. Il presidente, a Washington, era Ronald Reagan, l’uomo che qualche mese prima, parlando al convegno di una delle maggiori associazioni evangeliche americane, aveva descritto l’Urss un «evil empire», un impero del male. L’aggressione contro una minuscola isola dei Caraibi avrebbe permesso alla tv sovietica di rendergli la pariglia. Fu deciso che la notizia avrebbe avuto largo spazio e sarebbe stata accompagnata da una carta geografica. Ma qualcuno commise un errore e quella utilizzata per illustrare l’avvenimento fu una carta dell’Andalusia con un cerchio rosso, per meglio aiutare lo spettatore, intorno alla città di Granada. In un altro Paese la redazione del telegiornale sarebbe stata punita con una colossale risata, ma un tale errore, in Unione Sovietica, era politico e ideologico. Il direttore del telegiornale fu immediatamente esautorato.
Per la verità, cara Signora, fummo in molti a chiederci le ragioni di quella «e» al posto della «a». Come altre città spagnole, Granada ha avuto parecchi cugini latino-americani. In epoca coloniale vi sono stati, nell’attuale Colombia, un Nuovo Regno di Granada, un Vice-Reame di Nueva Granada, una Repubblica di Nueva Granada, una Confederazione granadina. Ancora oggi esistono una città chiamata Nueva Granada in Colombia, una nel San Salvador e persino una Nova Granada nello Stato brasiliano di San Paolo. La «e» avrebbe dovuto ricordarci che tra il 1649 e il 1763, Grenada, prima di finire nelle mani della Gran Bretagna, fu colonia francese. Si chiamò La Grenade, probabilmente, in onore di una cittadina francese dell’Alta Garonna nella regione Mezzogiorno Pirenei.
La tentazione di confondere Granada e Grenada o di giocare sulla somiglianza dei due nomi è comunque irresistibile. Il titolo della mia precedente risposta («La conquista di Grenada») strizza l’occhio a un poema di Girolamo Graziani apparso nel 1650 e intitolato «Il conquisto di Granada».
Sergio Romano