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 2013  maggio 12 Domenica calendario

SOROS ALL’ITALIA: LA TREGUA DEI MERCATI STA PER FINIRE

George Soros assiste al calo degli spread e al recupero di Borsa senza farsi prendere dall’entusiasmo. La luna di miele dei mercati sull’Italia, osserva, «non può durare». Per Soros, fondatore di uno degli hedge fund di maggior successo nella storia e della Open Society Foundation, l’organizzazione che ha investito più di otto miliardi di dollari in iniziative per i diritti umani e le transizioni democratiche, l’occasione per parlarne è arrivata ieri a Udine. Il Festival Vicino/lontano gli ha conferito il premio Tiziano Terzani per il suo saggio «La crisi globale».
A Udine Soros ha parlato della crisi dell’euro, il tema che lo preoccupa di più da quando ha lasciato la gestione del suo Quantum Fund. Il calo dello spread secondo lui non annuncia la fine dei problemi perché, osserva, «siamo in una situazione lontana dall’equilibrio». L’accesso ai prestiti per le piccole e medie imprese a Sud delle Alpi, precisa Soros, avviene a condizioni molto peggiori rispetto all’Europa del Centro-nord. «In queste condizioni l’Italia non può risollevarsi». Il finanziare di origini ungheresi vede una via d’uscita negli interventi che la Banca centrale europea sta studiando per dare credito alle piccole imprese. Purché prevalga chi vuole agire. «C’è una battaglia legale nelle istituzioni europee — nota Soros —. Ormai nella Bce gli avvocati contano più degli economisti».
Nel frattempo l’Italia vive la sua crisi politica che, secondo l’investitore, l’euro ha messo ancora più a nudo. «C’è una tragedia dell’Europa e una tragedia dell’Italia — dice —. La crisi dell’euro sta riportando Silvio Berlusconi al potere».
Federico Fubini