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 2013  maggio 11 Sabato calendario

IL GELATO A 16 EURO È UNA BOMBA

Quale notizia dall’Italia credete che abbia interessato negli ultimi giorni i tedeschi? La morte di Andreotti? Anche qui era conosciuto perfino dai tassisti, e molti hanno visto il film Il Divo. Il nuovo governo di Enrico Letta? Non sanno che dire, si sorprendono che nell’ombra ci sia sempre Silvio Berlusconi.

Avevano creduto che fosse per sempre in pensione. La sua condanna? Non riescono più a seguire i nostri complicati e interminabili percorsi giudiziari. Qui la pena si sconta subito, mentre si attende l’appello.

Certamente, queste notizie sono apparse anche con grande risalto sulle prime pagine, e nei telegiornali. Ma quel che li ha veramente colpiti, che li ha lasciati sbigottiti, scandalizzati e indignati è la breve notizia che un cono gelato è stato fatto pagare a un ingenuo turista 16 euro. Con questa cifra a Berlino si pranza in due, senza rischiare il botulismo. E la scoperta delle bande che razziano le valigie negli aeroporti. Non era già avvenuto dieci anni fa? Non migliorate mai?

Un ammonimento per chi sta per venire in vacanza in Italia. Ci verranno, ma potrebbero essere ancora di più. A essere spaventati sono soprattutto i giovani, quelli con pochi soldi, alcuni saranno i turisti danarosi di un domani. Certamente, anche nella metropoli prussiana ci sono luoghi esosi. Io ho pagato 12 euro una spremuta d’arancia in un caffè mentre aspettavo uno scrittore per un’intervista. Ma ero seduto all’Adlon, l’albergo alla Porta di Brandeburgo, uno dei più belli al mondo, non c’è paragone con un cono gocciolante da leccare in piedi. Comunque, se volete passare una notte nell’hotel dove dormirono Marlene e Charlie Chaplin, e anche il cavaliere Mussolini, e non è tempo di fiere, pagherete una doppia 160 euro, se la chiedete dopo le 18. Diciamo quanto una decina di coni senza panna.

Moltissimi anni fa, il capo della redazione romana del Giorno andò in pensione (ma continua a scrivere tuttora). Non aveva figli, si giustificò, e volle impiegare parte della liquidazione nell’acquisto di una Lancia costosa, di cui non ricordo il modello. Dopo averla ritirata, tornò in redazione un po’ deluso: «Ho impiegato tutta la vita per soddisfare un capriccio. E sapete chi ho ritrovato accanto a me alla concessionaria per ritirare lo stesso modello? Il caldarrostaio che vende castagne in piazza di Spagna». Sempre la stessa piazza dove i gelati costano 16 euro, e sempre della stessa famiglia che spaccia gelati extralusso. Un clan che ha conquistato Roma. Questo come faccio a spiegarlo ai miei amici tedeschi? Loro credono che io mi inventi le storie.

Un’amica è venuta nostra ospite a Roma. «Guarda che dall’aeroporto di Ciampino devi pagare solo 30 euro, tariffa fissa», l’abbiamo messa in guardia. Lei ha porto un biglietto da 50, il taxista è partito senza darle il resto. E non ha fatto in tempo a prendere la targa. Lo continua a raccontare da anni. Una nemica dell’Italia? Ma no, se la cava con la lingua, il figlio ha sposato una ragazza sarda, e lavora come medico in Sardegna. Solo che per sbrigare le pratiche e ottenere il permesso, è dovuto ricorrere al soccorso di mia moglie. Fernanda ha compiuto un pellegrinaggio attraverso una decina di uffici per svolgere pratiche senza senso. Almeno per chi viene da fuori.

Giorni fa ho conosciuto Alex, un berlinese che vive comprando e rivendendo auto e moto particolari. «Sono andato nelle Marche per acquistare una Ducati, moto da amanti delle due ruote, non lo farò più», si è sfogato, «sono impazzito per capire quali documenti avrei dovuto richiedere». In Germania ci vogliono cinque minuti alla motorizzazione.

Ci stiamo facendo la fama di belli e impossibili. Sempre meno belli, e sempre più incomprensibili. Aneddoti? Certamente, ma da queste parti ne circolano a centinaia, e sono quelli che determinano l’opinione pubblica di cui deve tener conto Frau Angela impegnata in campagna elettorale. Se vi permettete gelati extra, perché poi vi lamentate che il vostro bilancio è in rosso?