Gianni Mura, la Repubblica 12/5/2013, 12 maggio 2013
SE A PERDERE LA TESTA SONO I GENITORI TIFOSI
Scusate, non è per parlare di politica, ma nella sola giornata di ieri ho notato tre invasioni di campo, per usare una terminologia sportiva. Letta evoca per Epifani l’inno del Liverpool. Va be’, non camminerà mai da solo, Epifani, ma di questi tempi non mi sembra un bell’augurio, se si pensa al proverbio pre-Liverpool “meglio soli che male accompagnati”. Il rischio di essere male accompagnati oggi nel Pd è molto forte. Un servizio d’agenzia su Berlusconi in piazza a Brescia contro i magistrati dice: “L’ex premier ha evitato di scaldare ulteriormente la folla evitando ‘falli di reazione’”. Evitare evitando, una specialità. La deputata Prestigiacomo è più chiara. Giustifica l’intervento del ministro Alfano alla manifestazione di Brescia e dice: “I ‘sollevatori di polemiche’ si trovino un altro sport”. Tra un po’ dovranno trovarselo i sollevatori di pesi, così poco spettacolari, così cicciottoni, così ignorati dalle tv perfino alle Olimpiadi. Paesi, rende di più fare i sollevatori di quelli.
Da quelli che sollevano a quelli che alzano, voce della pallavolo. Quelle, per la cronaca. Nel Lodigiano, il prossimo 22 alle 18.30 Spes Borghetto-Pol. Oratorio Livraga, partita che i giornali locali definiscono “amichevole della pace”. Il 4 maggio, a Livraga, c’era mancato un pelo che non finisse in rissa tra i tifosi. Quasi tutti genitori, perché stiamo parlando del campionato Csi Under 12. Per un punto contestato, una sedia roteata in aria, tentativo di venire alle mani, insulti vari e ragazzine in lacrime sul campo. Poi, scuse reciproche. Va be’, direte, non è bello ma può succedere. Aspettate il resto. Sempre pallavolo femminile, ma under 13. Esperia Cremona-Crema finisce a botte sul serio, sempre tra genitori-spettatori, tant’è che il ritorno, alla palestra Toffetti di Crema, si disputa a porte chiuse per decisione della federazione. Il timore era che la miccia non fosse del tutto bruciata. “Mai vista una roba del genere in trent’anni di pallavolo”, ha commentato un dirigente. Non si sa mai, anche un paio di poliziotti nei paraggi. Per la cronaca, ha vinto Crema al tie break. Piccolo particolare: per la rissa dell’andata la Fipav ha inflitto a entrambe le società una multa di 1.200 euro. Nessun genitore sembra intenzionato a contribuire.
Ecco, questo succede nella pallavolo, cioè uno degli sport più puliti. Mi sa che Josefa Idem avrà molto da lavorare, perché il contagio si sta diffondendo. Una partita fra tredicenni a porte chiuse è una sconfitta per tutti, e questo lo scrivo senza voler sollevare polemiche. Le solleva col garbo consueto il leghista Salvini. Un ghanese impazzito aggredisce i passanti a picconate? La responsabilità morale è del ministro Kjenge. Un cittadino italiano violenta a Milano le bambine arrivate da Chernobyl? Salvini non ha nulla da dire. Per me Salvini è un’icona. Se fa politica lui la possono fare tutti, ma proprio tutti. Ammesso e non concesso che Salvini faccia politica.
Passiamo a questioni linguistiche. Il lettore A.F. mi scrive, e un altro telefona da Zafferana Etnea, sullo stesso argomento: Giro d’Italia. “In sovrimpressione mi tocca leggere: front of the race, mountain sprint, maglia rosa group, overall standing e altre cose che non tutti possono decifrare”. Avrei anche giustificato l’italiano-inglese, a denti stretti, ma così è 3. Farebbero una cosa del genere al Tour? Jamais. In compenso, in Francia hanno sollevato una polemica (è di moda il sollevante) su Bob Dylan. Il ministro della Cultura, Aurélie Filippetti, ha proposto Dylan per la Legion d’onore, il generale di corpo d’armata Jean Louis Georgelin s’è fieramente opposto: un drogato, un ribelle, era contro la guerra in Vietnam. Per meritare la Legion d’onore, par di capire parlando in generale, occorre essere entusiasticamente favorevole a ogni guerra, e d’altra parte se ti chiami esercito dovrai pure esercitarti.
Tanto per restare nel campo dei morti ammazzati, segnalo in chiusura un libro di Luca Crovi: “Noir” (ed. Garzanti, 362 pagine, 16,90 euro”. Del genere noir Crovi è il massimo esperto italiano, e forse anche di fumetti. Qui intervista scrittori famosi che parlano delle loro tecniche di scrittura, delle loro preferenze, in una parola di sé. Chi con più generosità, chi meno. Nel menù Michael Collins, James Ellroy, Patricia Cornwell, Elmore Leonard, Joe R. Lansdale, Kathy Reichs, Wilbur Smith e altri ancora. Un elenco da cui proprio non si saprebbe chi eliminare (I’m sorry, direbbe Raisport).