Gianni Trovati, il Sole 24 Ore 12/5/2013, 12 maggio 2013
I SINDACI: «COSÌ BILANCI IMPOSSIBILI»
«Se fossi un sindaco coscienzioso dovrei aumentare le aliquote Imu, ma siccome mi piace rischiare evito». Attilio Fontana, sindaco leghista di Varese, la butta sull’ironia ma interpreta con chiarezza lo stato d’animo con cui la maggioranza dei sindaci guarda alle ultime manovre sull’Imu.
Visto dal municipio, il dibattito sullo stop alla rata di giugno per l’abitazione principale è prima di tutto l’ennesima incognita su bilanci che sembrano aver perso ogni certezza. Entro giugno bisognerebbe approvare i preventivi (che una legge sempre derogata fisserebbe più logicamente al 31 dicembre dell’anno precedente), ma i sindaci non sono in condizione di calcolare le entrate fiscali, perché all’Imu si aggiunge il caos Tares nei 6.700 Comuni dove nel 2012 si è pagata la vecchia tassa rifiuti, non conoscono la quota di «Fondo di solidarietà» (gli ex trasferimenti, oggi però alimentati dalla stessa Imu) che tocca al loro Comune e nemmeno i tagli che la spending review ha previsto dall’anno scorso ma che il Governo non ha ancora distribuito ente per ente (il decreto sarebbe dovuto uscire il 15 febbraio). «Una nuova proroga non serve a niente, perché senza bilanci non si possono neanche asfaltare le strade: sull’Imu abbiamo chiesto una sola cosa, certezza delle compensazioni, e ancora non ci siamo».
I «rimborsi certi» nella quantità e nei tempi di erogazione sono l’esigenza principale richiamata anche da Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia e neopresidente facente funzioni dell’Anci fino al prossimo congresso del 5 luglio. Esponente del Pdl (anche se in modalità "formattatore"), Cattaneo naturalmente promuove lo stop dell’Imu sulla prima casa: «Da ingegnere – spiega – guardo ai numeri, e dico che la manovra sull’Imu può essere una nuova occasione per cominciare a incidere davvero sulla spesa pubblica improduttiva, mentre pensare di compensare l’abolizione con una nuova leva fiscale sarebbe folle».
In agguato, però, c’è il "costo fiscale" dell’incertezza sulle entrate, che può spingere molte amministrazioni ad alzare le aliquote per far quadrare i conti limitando il più possibile le sorprese. «Ogni alleggerimento della pressione fiscale sulle famiglie è un’ottima notizia – spiega da Potenza il sindaco Vito Santarsiero (Pd) - ma va fatta chiarezza perché la situazione ormai è paradossale». Ancora non è stata detta una parola certa sulle assegnazioni dell’Imu 2012 (i decreti sono stati impugnati dall’Anci davanti al Tar), e questo non lascia tranquilli i sindaci sulle compensazioni: «Il problema – spiega Santarsiero – si fa drammatico al Sud, dove i valori catastali sono inferiori e il Fondo di solidarietà, alimentato dall’Imu, è essenziale alla sopravvivenza dei Comuni».