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 2013  maggio 11 Sabato calendario

UN LIBRO SMASCHERA FRAU MERKEL «NELLA DDR ERA UNA GUARDIA ROSSA»

Angela Merkel ha servito con l’uniforme della FDJ il sistema comunista filosovietico nella Repubblica Democratica Tedesca. E alla caduta del Muro non voleva la riunificazione nazionale, ma avrebbe preferito tirare avanti con due Stati tedeschi, come Giulio Andreotti che diceva di amare talmente la Germania da sognarne sempre due. Questo lato oscuro della cancelliera democristiana viene portato inaspettatamente alla luce da una biografia non autorizzata, la settimana prossima in libreria col titolo “La prima vita di Angela M.” per l’editore Piper. È opera dei giornalisti Ralf Georg Reuth e Günther Lachmann, segugi politici della Bild e della Welt.
In realtà, che Angela non sia mai stata un’intrepida avversaria della dittatura rossa di Erich Honecker era risaputo. E lei stessa non lo ha mai nascosto. I primi 35 anni della sua esistenza, fino alla svolta dell’89, li ha vissuti interamente nella Germania orientale, dove fu portata ancora bambina dal padre, un pastore luterano controcorrente. Nel senso che mentre i suoi connazionali dell’est rischiavano le fucilate dei Vopos per fuggire in occidente, lui da Amburgo traslocò con la famiglia all’est nel “paradiso socialista”.
FOTO IN «UNIFORME»
Angela, diventata celebre, ha raccontato gli anni della sua gioventù come un lungo momento di spensieratezza, tra la scuola e le vacanze spartane in tenda, con fugaci apparizioni in spiagge di nudisti e qualche viaggio premio a Mosca o a Praga per il suo ottimo profitto nello studio della lingua russa. Una ragazza semplice, serena, un po’ sgobbona. E così, senza farsi notare, avanti fino alla laurea in fisica all’università di Lipsia e al posto fisso come ricercatrice all’Accademia delle Scienze a Berlino. In mezzo, il matrimoniostudentesco fallito quasi subito con Ulrich Merkel, del quale ha conservato il cognome anche dopo le nuove nozze con Joachim Sauer. Il tutto, secondo la vulgata corrente, senza farsi mai incantare dalle sirene del regime.
L’esplorazione indiscreta di Lachmann e Reuth invece ribalta l’agnosticismo politico della futura cancelliera. Il loro libro riferisce che Angela ha militato nel movimento giovanile del partito comunista (FDJ) e indossato la famigerata camicia blu dell’organizzazione. La Bild ieri ha scovato la sua foto “in uniforme” nel 1971 mentre viene decorata con una medaglia «per straordinarie prestazioni scolastiche e sociali». Il suo impegno politico all’ombra del Muro di Berlino è poi cresciuto parallelamente agli studi. I due scomodi ficcanaso hanno scoperto che, dieci anni dopo, nel 1981, Angela era diventata delegata sindacale e funzionaria di partito «come segretaria per l’agitazione e la propaganda» nell’istituto di chimica in cui era occupata presso l’Accademia delle Scienze. Interpellata dagli autori, la cancelliera ha fatto sapere di non avere tempo per rispondere alle loro domande.
PASSATO RIVISTO
«La novità del nostro libro - spiegano gli autori - è che possiamo dimostrare che Angela Merkel era più vicina al sistema della Ddr [la Germania comunista, ndr] di quanto fosse noto finora». Può sorgere il dubbio che, dopo la caduta del Muro, Angela abbia taroccato il suo passato ? «Almeno si può supporre - risponde diplomaticamente Ralf Georg Reuth - che la prima vita di Angela Merkel nella Repubblica Democratica Tedesca dovesse venire armonizzata con le attese dell’elettorato democristiano».
Non meno sgradita della vicinan za della giovane Angela al regime della falce e martello risulterà ai suoi ammiratori la rivelazione della sua freddezza verso l’unità della Germania. «All’epoca lei non era favorevole alla riunificazione, bensì ad un socialismo democratico in una Repubblica Democratica Tedesca autonoma» fa notare Ralf Georg Reuth, che perciò definisce l’Angela di quegli anni tempestosi «una comunista riformista».