Claudio Gallo, La Stampa 13/5/2013, 13 maggio 2013
“VI RACCONTO COME VIVERE TRE ANNI SENZA UN SOLDO"
Mark Boyle è un salmone che nuota controcorrente nel fiume impetuoso della società dei consumi. Rifiuta ciò che tutti bramano, l’essenza materiale del desiderio illimitato, il dio delle masse globalizzate: il denaro. Dopo aver studiato per sei anni economia «senza aver mai incontrato la parola ecologia», ha deciso di vivere senza soldi.
Francescano postmoderno, per due anni ha inventato la sua decrescita: fai da te, baratti, ricicli, affidandosi però più a Internet che alla Provvidenza.
Ha cominciato poco più che trentenne piazzando un vecchio caravan nel cortile di una fattoria nel Somerset. Gli amici credevano che fosse impazzito. «Quando sfidi il denaro - dice - sfidi molto più che i biglietti e la moneta. Sfidi un modo radicato di vedere il mondo». Adesso ammette che le critiche continuano a essere tante ma «c’è sempre più gente entusiasta per quello che ho fatto».
All’inizio, racconta Boyle, la grande paura viene dallo stomaco: come riempirlo? Senza denaro il cibo può arrivare soltanto in tre modi: o lo coltivi, o te lo regalano come nel caso dei monaci buddhisti in Asia, o lo recuperi tra gli scarti. Combinando queste tre vie, dopo l’angoscia dei primi tre mesi, il fra Dolcino inglese ha cominciato a non temere più l’inedia. Per cucinare ha usato una stufetta a caldaia, alimentata con la legna che trovava in giro. Per spostarsi c’erano le gambe, oppure una bicicletta.
L’igiene non era un problema, per lavarsi c’è il fiume. Addio ai minuti sprecati in bagno a guardare nello specchio al mattino uno che ti somiglia, soltanto un po’ più sfatto. L’acqua fredda del fiume riporta al presente meglio di una meditazione, specialmente d’inverno. Oltre il pauperismo, fino all’ascesi. Il sapone? No,ilsaponecosta,megliounpo’difoglie di saponaria. E per i denti basta un osso di seppia e qualche seme di finocchio. Il purista non aveva ovviamente il bagno, per fare ciò da cui gli angeli sono esentati si era costruito una bella fossa biologica.
Questo è l’aspetto più hard core, per fortuna l’uomo è un animale sociale e il web aiuta. Non ce la fate proprio a lavarvi i denti con l’osso di seppia? I siti scambisti (non quelli per maniaci sessuali) vi offrono il vostro dentifricio in cambio di qualche altra cosa o di un lavoretto. In Inghilterra ci sono Freecycle oppure Freegle. La filosofia dello scambio si applica a tutto: dai vestiti ai viaggi. Per far funzionare il suo vecchio laptop, Boyle ha usato un pannello solare da circa 400 euro, comprato prima di intraprendere l’esperimento.
«La cosa più bella che ho imparato - dice - è che la sicurezza viene dall’amicizia, dai rapporti umani, più che dal denaro». Sulla sua esperienza ha fatto un libro «L’uomo senza denaro» e scritto il «Moneyless Manifesto». Con i soldi guadagnati con la pubblicazione si comprerà una casetta ecologica nel Devon. Come sarebbe comprerà? Ah già Boyle è tornato nel regno del denaro, ma dice solo il tempo di un bel respiro. Poi si riparte.