Aldo Grasso, Corriere della Sera 12/05/2013, 12 maggio 2013
Splash, una sirena a Narbonne. Le acque appena increspate di una piscina francese nascondono più amori di quanto le rigide corsie lascino intendere
Splash, una sirena a Narbonne. Le acque appena increspate di una piscina francese nascondono più amori di quanto le rigide corsie lascino intendere. La nostra Divina Nuotatrice è di nuovo al centro di maliziosi intrighi amorosi. Secondo i rumors, la storia d’amore tra Federica Pellegrini e Filippo Magnini sembra giunta agli sgoccioli. Filippo, infatti, sarebbe stato sorpreso in «affettuoso atteggiamento» con Cristiana Nardini, la ex con cui aveva già messo su casa prima dello «scandalo al sole» di Shanghai, quando un galeotto sms svelò un segreto che pare segreto non fosse. La Divina, dopo aver portato via all’avversaria Laure Manaudou il nuotatore Luca Marin, si era messa con Filippo, creando non pochi problemi alla squadra azzurra. Luca la prese malissimo, voleva regolare i conti con il fedifrago, ma adesso si è lasciato tutto alle spalle e oggi vive una storia d’amore con Guendalina Canessa (ex del tronista Daniele Interrante). Stavolta, la causa della nuova rottura sarebbe il cugino di Filippo, Matteo Giunta, che negli ultimi mesi è stato il loro referente tecnico, un po’ preparatore del corpo un po’ supervisore dell’anima. Ma i diretti interessati negano. Splash, amori in piscina. La più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi è anche una bellissima ragazza per cui gli uomini perdono la testa, e lei fa di tutto per fargliela perdere: allumeuse waterproof. Del resto, Francia o Italia, non c’è nulla di più vuoto di una piscina vuota. Quando la Divina viene sconfitta, l’ira dei tifosi la sommerge: «Fede ha perso perché si è rifiutata di portare il Tricolore alla cerimonia d’apertura; Fede ha perso perché fa pubblicità; Fede ha perso perché pensa troppo agli uomini». Quando vince è una Sirena: il suo canto è rivolto ai naviganti, all’azzardo della rotta sghemba, ed espone fatalmente gli uomini a essere infedeli a se stessi. Non solo: le Sirene dispongono di un’arma più terribile ancora del canto. Si tratta del loro silenzio. In questo girotondo di acqua e sensualità, di detto e non detto, in queste piscine di quasi insostenibile dolcezza e ferocia, Lady in The Water ci regala una verità: solo le gatte morte nuotano con la corrente.