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 2013  maggio 10 Venerdì calendario

IL FOGLIO, 2012 IN PAREGGIO

Convincere il direttore Giuliano Ferrara sarà difficilissimo. Ma se Il Foglio abbandonasse del tutto la carta per concentrarsi solo sulle edizioni digitali, aumenterebbe le copie vendute e, soprattutto, inizierebbe a produrre ricchi utili. L’equazione è presto fatta: nel 2012 si è deciso di sospendere la stampa cartacea del Foglio in Sardegna e Sicilia per 10 mesi all’anno, confermandola, invece, solo per i periodi estivi di luglio e agosto.

Gli affezionati del Foglio, perciò, potevano leggere il giornale di Ferrara esclusivamente in digitale. Come sono andate le cose? In cartaceo, la diffusione del Foglio sulle due isole era di 400 copie. Col passaggio in digitale, gli abbonamenti, venduti peraltro con grossi sconti, sono stati inizialmente 200, per poi crescere costantemente fino alle attuali 500 copie. Distribuite, sostanzialmente, a costo zero. I ricavi degli abbonamenti, perciò, assicurano ampi margini positivi. Il ragionamento, se applicato a livello nazionale, porterebbe grande ossigeno ai conti del Foglio. Che comunque nel 2012, rispetto al 2011, sono andati piuttosto bene. Il Foglio quotidiano società cooperativa ha infatti chiuso l’anno in pareggio, mentre Foglio edizioni srl, la società proprietaria della testata, il cui azionista principale è Paolo Berlusconi, ha terminato l’esercizio con 100 mila euro di perdite, contro il milione di rosso 2011.

Per arrivare a questi soddisfacenti risultati si è lavorato sui giornalisti, in contratto di solidarietà con un -20% sulle retribuzioni, si sono rinegoziati i contratti di stampa e di acquisto della carta, e poi si sono rivisti i compensi ai collaboratori esterni del Foglio, con un taglio del 30%.

Il Foglio è stabile con diffusioni attorno alle 8 mila copie, cui sommare poco meno di mille copie digitali. Naturale che con questi numeri la distribuzione su scala nazionale comporti costi mostruosi: sui resi, sulla carta, i trasporti, i contributi ai distributori. E tenuto conto che il target di lettori del Foglio è piuttosto alto e iniziato alla tecnologia, la soluzione «digitale al 100%» potrebbe veramente rappresentare un colpo di genio. Ferrara, ovviamente, non accetterà mai di buon grado questa rivoluzione, poiché gli sembrerebbe di perdere il controllo su un prodotto che invece lui vuole fisicamente toccare, maneggiare. Un piccolo compromesso sperimentale potrebbe essere trovato sulla edizione del Foglio del lunedì: è quella che vende molto meno della media, e quindi rappresenterebbe il test ideale per una trasformazione all digital.