9 maggio 2013
David Peruffo, 17 anni. Figlio adottivo di Edelberto e Paola, titolari del noto Bar Corona a Montagnana (Padova), studente al Venier di Venezia, a detta degli amici «un ragazzo buono e sensibile che parlava poco» che soffriva a causa di alcuni compagni di scuola che lo sfottevano perché era stato adottato, venerdì sera tornò a Montagnana per il week end, domenica pranzò dalla nonna coi genitori, i cugini e le zie, quindi prese la bici, tornò a casa, si legò un filo elettrico al collo, l’altro capo lo avvolse al soppalco del salotto, e si lasciò penzolare
David Peruffo, 17 anni. Figlio adottivo di Edelberto e Paola, titolari del noto Bar Corona a Montagnana (Padova), studente al Venier di Venezia, a detta degli amici «un ragazzo buono e sensibile che parlava poco» che soffriva a causa di alcuni compagni di scuola che lo sfottevano perché era stato adottato, venerdì sera tornò a Montagnana per il week end, domenica pranzò dalla nonna coi genitori, i cugini e le zie, quindi prese la bici, tornò a casa, si legò un filo elettrico al collo, l’altro capo lo avvolse al soppalco del salotto, e si lasciò penzolare. Il cadavere, trovato qualche ora dopo dalla madre. Un biglietto, con su scritto «sono un peso». Domenica 5 maggio in via Matteotti 65 nel centro storico di Montagnana.