Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  maggio 09 Giovedì calendario

David Peruffo, 17 anni. Figlio adottivo di Edelberto e Paola, titolari del noto Bar Corona a Montagnana (Padova), studente al Venier di Venezia, a detta degli amici «un ragazzo buono e sensibile che parlava poco» che soffriva a causa di alcuni compagni di scuola che lo sfottevano perché era stato adottato, venerdì sera tornò a Montagnana per il week end, domenica pranzò dalla nonna coi genitori, i cugini e le zie, quindi prese la bici, tornò a casa, si legò un filo elettrico al collo, l’altro capo lo avvolse al soppalco del salotto, e si lasciò penzolare

David Peruffo, 17 anni. Figlio adottivo di Edelberto e Paola, titolari del noto Bar Corona a Montagnana (Padova), studente al Venier di Venezia, a detta degli amici «un ragazzo buono e sensibile che parlava poco» che soffriva a causa di alcuni compagni di scuola che lo sfottevano perché era stato adottato, venerdì sera tornò a Montagnana per il week end, domenica pranzò dalla nonna coi genitori, i cugini e le zie, quindi prese la bici, tornò a casa, si legò un filo elettrico al collo, l’altro capo lo avvolse al soppalco del salotto, e si lasciò penzolare. Il cadavere, trovato qualche ora dopo dalla madre. Un biglietto, con su scritto «sono un peso». Domenica 5 maggio in via Matteotti 65 nel centro storico di Montagnana.