Andrea Brenta, ItaliaOggi 8/5/2013, 8 maggio 2013
OSPEDALI A 5 STELLE IN INDIA
Marmi a profusione, spa, sala cinema, camere ultra-moderne. Non stiamo parlando di un nuovo hotel di lusso, ma di un ospedale, anch’esso a cinque stelle, appena inaugurato in India.
La nuova struttura, che si trova a Gurgaon, nello stato dell’Haryana, presso New Delhi, sarà il prototipo della catena Fortis Healthcare. Ospiterà un migliaio di letti, ma anche piscina, centro benessere, palestra, edicola, negozi. Una scultura gigantesca, che rappresenta un bambino con lo stetoscopio ed è stata commissionata a Jitish Kallat, uno degli artisti contemporanei indiani attualmente più quotati, accoglie nella enorme hall principale visitatori e pazienti provenienti da ogni parte del mondo.
Nell’ospedale modello una notte in camera singola costa fra 9.750 e 14.300 rupie (fra 138 e 202 euro). Oltre alla facciata, però, ci sono però attrezzature e laboratori all’avanguardia, impensabili altrove nel Subcontinente. E, soprattutto, vi si parleranno tutte le lingue del mondo, dal persiano al russo, dall’urdu al giapponese. «Siamo abituati a curare i pazienti con l’aiuto di interpreti», racconta un’infermiera.
In India il futuro della sanità pubblica è nel privato. Il settore, che nel 2012 pesava 74 miliardi di dollari (56 miliardi di euro), è in fortissimo sviluppo. E la medicina low cost attira sempre più pazienti stranieri.
Il governo incoraggia la crescita del settore, riducendo le tasse di importazione sul materiale medicale o cedendo a prezzi vantaggiosi i terreni sui quali costruire gli ospedali, finanziati essenzialmente con capitali privati. In cambio, esige che queste strutture riservino dei letti e offrano cure a quegli indiani che, sempre più numerosi, vivono sotto la soglia di povertà. Questo però non avviene quasi mai: il denaro va dove i ritorni sugli investimenti sono più elevati. Ovvero nelle città più ricche e meno popolate.
Non solo. La spesa dello stato nel settore della sanità è passata dall’1,3% del pil nel 1991 all’1% di oggi. Denaro che viene investito soprattutto nella prevenzione delle malattie e nella formazione, anziché nella costruzione di infrastrutture.
Anche i medici fuggono dalle strutture pubbliche. A centinaia stanno lasciando le grandi istituzioni mediche del paese per guadagnare stipendi migliori. Così molti ospedali pubblici cadono in rovina o sono affollati come un vagone del metrò nell’ora di punta.
Nell’ospedale di Gurgaon, invece, gli attuali e poco numerosi pazienti sono ospitati in camere spaziose, perfettamente insonorizzate.