Stella Prudente, Il Messaggero 9/5/2013, 9 maggio 2013
MENTANA: TWITTER ADDIO, TROPPI INSULTI
Enrico Mentana minaccia di lasciare Twitter. Non ne può più dello stuolo di aggressori anonimi (“ribaldi col nickname”) che lo insultano ogni giorno in nome della democrazia social. Nello stesso giorno in cui Fiorello, che aveva lasciato precedentemente il social network, ha deciso di ritornare a cinguettare, il direttore de La7 si è sfogato: «Il numero di tizi che si esaltano a offendere su twitter è in continua crescita. Calmi, tra poco ce ne andremo, così v’insulterete tra di voi». Il j’accuse di Mentana - che segue di pochi giorni la denuncia con risvolti giudiziari del presidente della Camera Boldrini - si è trasferito anche su Facebook. «Fattoidi di twitter – ha tuonato il giornalista - se adesso io scrivessi ‘si vergogni per quella frase detta in tv da (nome a piacere) contro i lombardi, o gli ebrei, o i mancini’, tempo pochi minuti si creerebbe una vera e propria catena di Sant’Antonio di proteste, recriminazioni, offese e intimazioni di rettifica all’indirizzo del malcapitato». All’origine di tutto ci sarebbe stata una frase “mai pronunciata” da una giornalista del tg sull’equazione calabresi/’ndrangheta, come ha spiegato lo stesso Mentana (312mila follower). Oltre a «un’altra frase attribuita a Giuliano Ferrara su siciliani e mafia nel dibattito su Andreotti, alla quale per di più io non avrei contrapposto un immediato e risoluto moto di sdegno». Da qui la riflessione sull’opportunità di abbandonare il mezzo e annesso dibattito. «Puoi sempre bloccarli tutti :)» ha suggerito il portavoce 5Stelle Claudio Messora. «La verità è una sola: politici e grandi giornalisti sono dei narcisisti, chi li critica va censurato perché sono abituati ai gregari» ha azzardato Barbara Collevecchio, psicologa. E via così. Fino a quello del lupus in fabula Ferrara, che ha pensato bene di twittare: «Confermo quel che ho detto da Mentana, altro che scuse. La mafia è l’essenza della Sicilia. Insieme alla filosofia greca classica. Va bene?».