www.cinquantamila.it/fiordafiore 9/5/2013, 9 maggio 2013
La Corte d’Appello conferma la condanna per frode fiscale a Silvio Berlusconi • Come è avvenuto l’incidente di Genova • Assunzioni alla Ferrari • Papa Francesco parla alle suore • I manager che lavorano quattro giorni a settimana • Nel Giro d’Italia c’è un ciclista cinese • Bob Dylan merita la Legion d’Onore francese? Condanna La Corte d’Appello di Milano ha condannato Silvio Berlusconi per frode fiscale sui diritti tv Mediaset a 4 anni di reclusione (3 dei quali condonati dall’indulto) e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici, oltre che a 10 milioni di acconto sul risarcimento dei danni all’Agenzia delle Entrate
La Corte d’Appello conferma la condanna per frode fiscale a Silvio Berlusconi • Come è avvenuto l’incidente di Genova • Assunzioni alla Ferrari • Papa Francesco parla alle suore • I manager che lavorano quattro giorni a settimana • Nel Giro d’Italia c’è un ciclista cinese • Bob Dylan merita la Legion d’Onore francese? Condanna La Corte d’Appello di Milano ha condannato Silvio Berlusconi per frode fiscale sui diritti tv Mediaset a 4 anni di reclusione (3 dei quali condonati dall’indulto) e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici, oltre che a 10 milioni di acconto sul risarcimento dei danni all’Agenzia delle Entrate. Confermato, dunque, il giudizio di primo grado. In caso di conferma della condanna anche in Cassazione, già a fine 2013 la Giunta per le autorizzazioni di Palazzo Madama dovrebbe dichiarare la decadenza da senatore di Berlusconi in forza non solo della pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici, ma anche della legge del novembre 2012 sull’incandidabilità: in base a questa non può essere candidato, e decade se è già parlamentare, chi riporti una condanna definitiva a pene superiori a 2 anni per delitti non colposi per i quali il codice preveda la reclusione non inferiore nel massimo a 4 anni (e il massimo per la frode fiscale è 6 anni). Jolly Nero Gli inquirenti di Genova hanno ricostruito la dinamica dell’incidente avvenuto la sera di martedì: Jolly Nero, un cargo della compagnia di navigazione Messina, ha levato gli ormeggi dal terminal di Ponte Canepa, ha percorso di poppa, cioè in retromarcia, i quasi due chilometri del canale di calma e, al momento di invertire la marcia e mettersi di prua per uscire dal porto, non ha virato ma ha continuato la sua navigazione al contrario fino a schiantarsi sul molo Giano, demolendo la torre di controllo di Genova e l’attigua palazzina. Il bilancio è ancora provvisorio: 7 morti, 2 dispersi e 4 feriti. L’ipotesi di reato: omicidio colposo plurimo per il quale sono indagati il comandante della nave Roberto Paoloni e il pilota della Capitaneria di porto Antonio Anfossi. Dagli interrogatori pare prevalere l’ipotesi del guasto meccanico: quando Anfossi ha dato «l’avanti» per fermare la marcia a ritroso, il motore non avrebbe risposto. In quel momento il molo distava una settantina di metri, poco più di 40 secondi, troppo poco tempo per un cargo lungo 240 metri e pesante 60mila tonnellate. Il governo della nave era dunque perso. Ferrari Alla Ferrari hanno assunto 250 persone, che andranno ad affiancare le 3mila persone (di 29 diverse nazionalità) che già lavorano negli impianti modenesi, e che saranno in larga parte impiegati nell’assemblaggio dei motori delle nuove Maserati Quattroporte e Ghibli. Nei primi quattro mesi dell’anno le vendite delle Ferrari sono cresciute del 4% a 1.798 unità, con ricavi anch’essi saliti a 551 milioni (+8%) e profitti netti aumentati del 36,5%, a 54,7 milioni. Per i prossimi mesi la Ferrari ha deciso di ridurre la produzione (Dossena, CdS). Madri Papa Francesco parlando alle 802 superiori delle suore di tutto il mondo, riunite a Roma: «La consacrata è madre, dev’essere madre e non zitella! Scusatemi, parlo un po’ così...». Zitelle Zitella, proveniente da «zita», che in toscano significava «bambina, fanciulla» e che rimane in uso nei dialetti meridionali come «fidanzata», il vezzeggiativo «zitella» assume presto l’accezione di «donna in età da marito» (Di Stefano, CdS). Quattro giorni Nicola Mendelsohn, 41 anni, appena nominata capo di Facebook per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa con il grado di vicepresidente, lavora dal lunedì al giovedì per avere abbastanza tempo da dedicare alla sua famiglia. Nel Gambia è stata istituita di recente una settimana lavorativa di quattro giorni per tutti, manager e dipendenti, maschi e femmine. Nello Utah un esperimento analogo ha coinvolto tre anni fa oltre 17mila lavoratori, la General Motors lo ha adottato per quattro grandi stabilimenti (Franceschini, Rep). Ciclista Ji Cheng è il primo ciclista cinese a partecipare a un Giro d’Italia. Nato ad Harbin, città della Manciuria con quasi 10 milioni di abitanti, corre per il team olandese Argos Shimano. Scoprì da piccolo la bicicletta grazie ai genitori, che la usavano per andare al lavoro. Quando la Shimano gli propose l’ingaggio in Europa gli chiesero anche se parlava inglese e se sapeva cucinare: «Perché non avrei dovuto fare solo il corridore». Sogno: «Partecipare al Tour de France». In Cina è una star e l’emittente di Stato, la Cctv, per seguire le sue gesta ha comprato i diritti tv del Giro e inviato in Italia nove reporter (Viberti, Sta). Bob Dylan Aurélie Filippetti, ministro della cultura francese, vorrebbe che si desse a Bob Dylan la Legion d’Onore, massima onorificenza della Repubblica. Il riconoscimento dovrebbe essere dato a chi «difende i valori della Francia, serve i suoi interessi o occupa un ruolo particolare tra la Francia e un altro Paese». Si è opposto il Gran cancelliere dell’ordine e generale di corpo d’armata Jean-Louis Georgelin perché Dylan ha un passato di contestatore, si è opposto alla guerra in Vietnam e quindi all’esercito del suo stesso Paese ed è stato un consumatore abituale di droga (Montefiori, CdS). Michelle Hollande diede la Legion d’Onore a Paul McCartney, noto sperimentatore di droghe in gioventù, ringraziandolo per avere cantato qualche parola in francese come Michelle, ma belle... («ma chi era poi questa Michelle?», ha chiesto Hollande durante la cerimonia all’Eliseo, senza ottenere risposta) (ibidem).