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 2013  maggio 05 Domenica calendario

RACCOGLIERE BRICIOLE: UNA SCUOLA DI PIACERE

Ho imparato a mangiare a casa. I primi passi li ho fatti inciampando sotto il tavolo dove mia nonna tirava la pasta con il mattarello. Il mio viaggio è cominciato a Modena, affiancato da donne straordinarie che mi indicavano strade giuste: il rispetto delle materie prime, degli ingredienti, del sapere della tradizione; l’arte di fare la spesa, di comprare il prodotto migliore che ogni stagione offre; l’importanza del rapporto con il fruttivendolo, con il contadino, il macellaio che ti indica il taglio di carne perfettamente frollato. Queste donne non erano figlie del boom economico come me: avevano vissuto la guerra e imparato a sfruttare un po’ di pane vecchio, un uovo e qualche crosta di parmigiano. Ancora oggi raccolgono le briciole di pane, anche se la cantina è piena. Sono donne cresciute in case dove spesso non si cucinava per dovere, ma per piacere. Erano i giorni in cui, davanti al fuoco, si raccontavano segreti, si smussavano attriti e si sognava insieme. In questo viaggio, intrapreso più di 25 anni fa, che mi ha portato a scoprire le cucine di ogni parte della Terra, non ho mai dimenticato da dove vengo. Proprio grazie ai principi che ci hanno trasmesso, siamo diventati quello che siamo. Il Paese del Bello, dell’Arte e della Buona Cucina. Ogni giorno celebriamo la varietà della nostra cucina che è cucina di natura, stagioni, ingredienti, territori e quindi di diversità. Spingo sempre i miei ragazzi ad approfondire le conoscenze e a provare soluzioni differenti, seguendo l’istinto guidato dal buon gusto. Credo nell’arte di mangiar bene, a casa come al mio ristorante. Ci credo non perchè sono uno chef, ma perchè sono italiano. Quest’arte fa parte del mio patrimonio culturale. Credo che dando valore ai prodotti italiani, alle tradizioni e al mio territorio possa garantire una memoria storica ai miei figli, che li leghi al loro passato e apra un sentiero verso il futuro. Mario Soldati diceva: «Viaggiare? Viaggiare è conoscere luoghi, gente diversa, Paesi nuovi. E qual è il modo più semplice per capirli? Mangiare. Nella cucina c’è tutto: la storia e la civiltà». Ora tocca a noi prendere in mano il nostro futuro.
Massimo Bottura